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Disagio psichico, stop all'isolamento: anche l'ASL FG firma la 'Carta' per l'inserimento lavorativo dei più fragili

Il Direttore Generale ha apposto la sua firma sul documento di intesa per l’inserimento lavorativo di persone affette da disagio psichico, presentato a Troia in occasione della XI edizione di “Sportiva…mente 2019, l’utopia possibile”

Il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla ha apposto la sua firma sulla “Carta di Sportiva…Mente”, il documento di intesa per l’inserimento lavorativo di persone affette da disagio psichico, presentato a Troia in occasione della XI edizione di “Sportiva…mente 2019, l’utopia possibile”.

La Carta, risultato dell’intenso e consolidato lavoro svolto dal Centro di Salute Mentale di Troia, rappresenta uno strumento concreto di integrazione sociale, perché offre alla persona affetta da disagio psichico l’opportunità di sperimentare o ri-sperimentare un ruolo attivo nell’ambito del proprio contesto sociale.

Promuove, inoltre, una vera emancipazione consentendo di accedere concretamente ai diritti di cittadinanza previsti dalla costituzione, ma spesso negati alle persone più fragili.

Oltre al Direttore Piazzolla, il documento è stato sottoscritto dai rappresentati di molteplici istituzioni e enti pubblici e privati, tra cui l’assessore regionale con delega allo Sport Raffaele Piemontese, il vescovo della diocesi di Lucera-Troia mons. Giuseppe Giuliano, il presidente della provincia di Foggia Nicola Gatta e i sindaci dei comuni afferenti al CSM di Troia.

Con questo documento l’intero territorio dichiara la volontà condivisa di favorire percorsi di inclusione sociale di persone affette da disagio psichico, attraverso il loro inserimento nel mondo del lavoro e della produzione.

Obiettivo di qualunque percorso di cura nell’ambito del disagio psichico è, infatti, rappresentato dall’integrazione nella comunità. L’inserimento lavorativo rappresenta, in tal senso, lo strumento più importante da perseguire, fin dalle prime fasi di cura.

Per realizzarlo nel concreto, occorre attivare tutti gli strumenti disponibili, in un’ottica di interventi integrati, flessibili e personalizzati, al fine di garantire il reale accesso al mondo del lavoro da parte di donne e uomini affetti da disagio psichico.

L’assistenza “costruita” in collaborazione con il tessuto territoriale permette di creare luoghi di integrazione socio-sanitaria, all’interno dei quali programmare e sviluppare concretamente progetti, politiche e percorsi di inserimento nel mondo del lavoro di persone con problemi psichici.

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