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Mercoledì, 24 Aprile 2024

VIDEO | L'Asl potenzia il Gargano e si prepara ad entrare nelle case dei foggiani: entro l'anno telemedicina e ADI

125 milioni di euro di investimenti, D'Avanzo compreso. Riqualificazione strutture, nuove tecnologie e presa in carico del paziente, 'messo in rete' con gli ospedali

Le cose sembrano andare meglio all’Asl di Foggia sotto il profilo finanziario che di investimenti (tempi di pagamento nei 60 giorni dagli “incomprensibili” 800 iniziali, superamento delle 38 criticità evidenziate dalla Procura generale della Corte dei Conti, voto favorevole dei collegio dei sindaci al bilancio 2017, mai accaduto in passato, e investimenti con fondi Fesr in corso per oltre cento milioni di euro) ma c’è una sofferenza enorme legata al personale: con 800 figure in meno, che ricalca il trend nazionale che sfiora ormai i 16mila medici e i 4mila anestetisti, trovare le professionalità occorrenti è diventato un terno al lotto. “Una penuria drammatica che sta provocando anche situazioni di cannibalismo aziendale” ha dichiarato in conferenza stampa questa mattina il dg Vito Piazzolla, che non riesce a spiegarsi “questo disallineamento assurdo tra aziende universitarie, ospedaliere, ministero” e tutti gli attori che dovrebbero concorrere alla formazione di professionalità. Piazzolla ha inteso incontrare i giornalisti per fare il punto della situazione sulla “riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera e distrettuale” oltre che dei “procedimenti amministrativi e delle procedure concorsuali aziendali”. L’occasione è stata utile per presentare anche i nuovi direttori amministrativo e sanitario, Ivan Viggiano e Alessandro Scelzi.

Il tutto, partendo dalla presentazione del Piano dell’Emergenza Sanitaria Estiva e delle strategie messe in atto per rispondere alle esigenze di copertura dei posti vacanti nella rete dell’Emergenza-Urgenza 118. In particolare il programma prevede, sino al 30 settembre: a Vieste una seconda ambulanza medicalizzata per le emergenze che afferisce, funzionalmente, alla Centrale Operativa 118, e una seconda postazione di elisoccorso, operativa H12; il servizio notturno dell’elicottero, di stanza a Foggia, operativo su tutto il territorio provinciale, a Monte Sant’Angelo una postazione medicalizzata di 118. Per dare una risposta immediata alla atavica carenza di personale, la Direzione ha stabilito una serie di incentivi ai medici di 118 per coprire le postazioni scoperte delle aree più disagiate.

Tra le ulteriori novità della rete dell’Emergenza Urgenza: una nuova postazione 118 (di recente deliberazione) sta per essere allestita a Borgo Incoronata. Sarà un presidio sanitario utile non solo ai residenti, ma anche ai lavoratori della zona industriale e commerciale e ai pellegrini in visita al santuario.

Dal punto di vista strutturale: circa cento milioni di euro di finanziamenti FESR destinati al potenziamento della sanità territoriale pubblica. Gli interventi strutturali, che stanno interessando tutti i Distretti della ASL Foggia, riguardano: il completamento del processo di riconversione delle ex strutture ospedaliere in Presidi Territoriali di Assistenza; il potenziamento delle dotazioni tecnologiche per la diagnostica specialistica, la Medicina Penitenziaria ed il sistema dell’Emergenza-Urgenza; l’efficientamento energetico delle strutture aziendali; la telemedicina (si sta costruendo tutta l’infrastrutturazione in fibra ottica); l’ADI (assistenza domiciliare integrata), per la quale è stata già bandita la gara.

Dal punto di vista funzionale: la Direzione sta individuando la figura del Dirigente di Struttura Semplice delle Cure Primarie che dovrà coordinare tutta l’attività produttiva dei Distretti Socio-sanitari come previsto dal regolamento regionale. Ne gioverà il governo della rete sanitaria e socio-sanitaria che deve sostanziarsi nell’ottimizzazione dei servizi, nel recupero dei ritardi, nella elaborazione e messa a sistema del Piano di riorganizzazione della specialistica ambulatoriale.

In tale ambito si inserisce anche la riduzione delle liste d’attesa per la quale strumento fondamentale è il Contact Center provinciale.

L’accordo con gli OO.RR relativo all’Ospedale “D’Avanzo”, che diventerà Centro Polifunzionale territoriale, è il paradigma di ciò che la Direzione intende organizzare sull’intero territorio per la presa in carico dei pazienti cronici con pluripatologie, pazienti fragili e/o affetti da malattie rare. È, infatti, la progettazione di una concreta interazione tra ospedale e territorio che punta a frenare la mobilità passiva, abbattere i ricoveri impropri, ricondurre all’interno di setting appropriati le varie patologie attraverso percorsi diagnostici/terapeutici/assistenziali. In tale prospettiva vanno intese le reti oncologiche e della cronicità.

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