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Salute San Giovanni Rotondo

Cavernomi al cervello: da un vecchio farmaco la speranza per una possibile cura alternativa alla craniotomia

La sperimentazione clinica coinvolge anche l'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Il propranololo si è dimostrato efficace negli animali e ora uno studio clinico lo testerà nell'uomo.

Come riporta MessinaToday, da un vecchio farmaco pul nascere la speranza di una possibile cura per i cavernomi cerebrali, malformazioni dei vasi sanguigni del cervello che possono provocare emorragie a volte associate a deficit neurologici, crisi epilettiche, mal di testa ricorrenti, paralisi o ictus emorragico. Il propranololo, un medicinale già disponibile e di uso comune, si è dimostrato efficace negli animali e ora uno studio clinico lo testerà nell'uomo.

La speranza è quella di offrire ai pazienti un'alternativa 'dolce' alla rimozione chirurgica del cavernoma tramite craniotomia. All'origine ci sono ricerche firmate da un team guidato da Elisabetta Dejana dell'Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) e dell'università Statale di Milano, sostenute dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e dall'European Research Council (Erc).

La sperimentazione clinica, in collaborazione con Roberto Latini dell'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche di Milano e finanziata dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), coinvolge 6 centri della Penisola - Policlinico, Besta e Niguarda di Milano, università Cattolica di Roma, Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo e università di Messina.

Lo studio durerà 2 anni e prevede l'assunzione quotidiana del farmaco accompagnata da diverse indagini, tra cui una risonanza magnetica annuale centralizzata per tutti i pazienti al Policlinico di Milano, e prelievi che consentano l'identificazione e la caratterizzazione di nuovi marcatori diagnostici e terapeutici.

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