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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute San Giovanni Rotondo

16 dipendenti positivi e 104 in quarantena, ma Casa Sollievo non molla: in prima linea contro il Coronavirus vuole il riconoscimento dalla Regione

100 i posti letti COVID, pronto soccorso area Coronavirus con percorso diagnostico in area dedicata, 2 sale operatorie, 1 percorso materno-infantile. Casa Sollievo della Sofferenza vuole il riconoscimento della Regione come ospedale Covid-19

104 dipendenti in quarantena, sedici positivi al Coronavirus. Questa la situazione a Casa Sollievo della Sofferenza, l'IRCSS di San Giovanni Rotondo che tra oggi e domani recupererà quaranta dei 76 sanitari - tra oss, medici e infermieri - che hanno terminato la quarantena domiciliare. L'ospedale di San Pio, sempre in prima linea nella battaglia al Covid-19, chiede alla Regione Puglia il riconoscimento nella rete degli ospedali Covid-19 all'interno del 'Piano Ospedaliero Coronavirus' presentato nei giorni scorsi.

Lo è nei fatti, tant'è che al momento 26 pazienti positivi risultano ricoverati in area protetta 26, oltre a tre pazienti in terapia intensiva. "Al di là, quindi, della mancata formale individuazione dell’Istituto, fin dalla presentazione del piano, fra gli appartenenti alla rete Covid-19, l’ospedale di San Pio ha risposto appieno alla richiesta di assistenza del territorio condividendo con il Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia le azioni necessarie alla gestione dei pazienti".

A tal fine, da parte della Casa Sollievo della Sofferenza, in accordo con il policlinico foggiano, è stata fornita al dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, con specifica relazione procedurale e planimetrica, la disponibilità del Pronto Soccorso area COVID con tenda per pre-triage e percorso COVID per la diagnostica strumentale in area dedicata, 86 posti letto Covid (26 già occupati), 14 posti letto di Rianimazione (3 già occupati), 2 sale operatorie COVID, 1 percorso COVID materno infantile. E’ ritenuta possibile l’estensione della dotazione di posti letto dedicati COVID-19.

"Come accennato, al di là del coinvolgimento di fatto della struttura fra gli ospedali Covid-19 regionali, diventa necessario ed indispensabile che da parte della Regione Puglia venga riconosciuto formalmente di esser nella rete in quanto l’assenza di tale presupposto non permette di poter ricevere da parte delle aziende produttrici, farmaci sperimentali già in uso presso altri ospedali, approvvigionamenti speciali, dispositivi di protezione individuali ed altro monouso"

In ordine ai dipendenti in quarantena in quanto giudicati “contatti” dei pazienti risultati sintomatici e positivi, degli iniziali 76, circa 40 fra la giornata odierna e domani rientreranno regolarmente in servizio, mentre sedici dipendenti sono risultati positivi e sono trattati a domicilio, oltre un ricoverato.

A seguito della sintomaticità emersa in corso di ricovero in pazienti i cui test sono risultati poi positivi, in linea con l’azione preventiva dei giorni scorsi, sono stati prudenzialmente posti in quarantena, in quanto giudicati probabili “contatti”, 104 dipendenti delle diverse unità operative ospitanti i detti degenti. E’ stato ritenuto opportuno continuare con tale modalità di azione a tutela del personale pur non essendone previsto l’obbligo dai vigenti decreti governativi.

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