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VIDEO | Dai tic al disagio sociale: alla scoperta della sindrome di Tourette

Un disturbo neurologico che crea non pochi problemi a chi ne è affetto; si ritiene che anche Mozart ne soffrisse.  E’ la sindrome di Tourette, che, per definizione, non identifica una specifica malattia o un preciso disturbo neurologico, ma piuttosto un quadro comportamentale che si manifesta attraverso  tic motori o fonatori.

Se ne è discusso all’Ordine dei Medici di Foggia, in un convegno, alla presenza di Ciro Mundi, primario del reparto di neurologia ospedaliera degli ospedali Riuniti di Foggia e di Mauro Porta, Direttore del Centro di Malattie Extrapiramidali e sindrome Tourette presso l'IRCCS, Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.

“La sindrome di Tourette – spiega Riccardo Breusa, attuale presidente dell'A.I.S.T. che ha sede a Milano, ma opera dal 1990 su tutto il territorio nazionale – non è una patologia rara. Il problema principale è la non conoscenza non solo nel campo sanitario, con conseguenti gravi e dannosi ritardi nella diagnosi, ma anche nel campo scolastico, con tutti i disagi e le frustrazioni conseguenti, sia per il paziente che per la famiglia”.

Secondo alcune ricerche la sindrome interessa infatti circa l'1% della popolazione. Si tratta di una patologia che compare nell’infanzia e che si acutizza nell'adolescenza. Si manifesta con tic motori (ammiccamento degli occhi, movimenti del capo, degli arti) e sonori (brontolii, sospiri rumorosi, grida e colpi di tosse), che nella maggior parte dei casi tendono a ridursi verso i 25 anni.  Le cause non sono ancor del tutto chiare, si valutano anche le ipotesi genetiche e negli ultimi studi quelle neuroimmunologiche). Tanti sono i disturbi correlati alla sindrome come: adhd, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi del comportamento, ansia, depressione e disturbi dell'apprendimento.

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