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Chiude il laboratorio analisi di piazza della Libertà, "punto di riferimento per i foggiani". Landella: "Così non va bene"

Il commento del sindaco di Foggia: "Decisione calata dall’alto che finirebbe soltanto per congestionare ulteriormente i presidi ospedalieri con un aggravio di costi”

Il sindaco di Foggia tuona contro la decisione della giunta regionale di chiudere i laboratori di analisi territoriali e di dirottare le ricerche di laboratorio presso le strutture presenti all’interno delle strutture ospedaliere: "La deliberazione esige una correzione di rotta, sia sul piano del metodo sia dal punto di vista del merito"

Spiega il primo cittadino che il laboratorio che si trova nella sede dell'Asl Fg di piazza della Libertà "è stato nei decenni un costante punto di riferimento per l’utenza, in una logica vincente di sinergia con i laboratori di analisi della sanità privata. Una formula virtuosa, che ha saputo soddisfare i bisogni dei cittadini, specie di quelli affetti da patologie che impongono una ciclicità nelle analisi". Quindi, aggiunge, "disarticolare un presidio così importante è dunque una decisione che non può essere condivisa.

E ancora: "In queste ore ho chiesto ed ottenuto un incontro con il direttore generale Vito Piazzolla, per discutere della deliberazione della Giunta regionale, anche alla luce del rischio concreto di congestionare l’attività dei presidi ospedalieri, peraltro con un aggravio di costi".

Per Franco Landella "le proteste dei cittadini, che in queste ore si stanno moltiplicando, meritano un confronto con il territorio che nella fase istruttoria del provvedimento è del tutto mancato, come dimostra il fatto che questa decisione non sia mai stata esaminata dalla commissione regionale di cui fanno parte i sindaci dei comuni capoluogo, nella loro veste di presidenti delle conferenze dei sindaci provinciali".

"Un organismo della cui istituzione – peraltro prevista dalla norma – il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha più volte sottolineato il valore quale luogo di discussione con i territori, ma che, inspiegabilmente, dopo la prima riunione di insediamento non è mai più stato convocato"

Il primo cittadino conclude: "Non nutro dubbi circa il fatto che la deliberazione dell’esecutivo regionale muova da considerazioni reali. Tuttavia è mio dovere chiedere una immediata deroga – come presumibilmente faranno gli altri territori pugliesi – per il laboratorio dell’ASL Foggia, con la conseguente apertura di una riflessione che entri nel dettaglio e nel cuore della questione, in modo che le esigenze della nostra comunità siano tenute nella debita considerazione, senza mettere i cittadini nella condizione di limitarsi a subire la decisione, partendo dal presupposto che il diritto alla salute non ha colore politico. E soprattutto perché la partecipazione ai processi decisionali è principio a cui bisogna dar vita sempre, non a fasi alterne. Tanto più quando si amministrano comunità e non aziende”.

Sulla vicenda si è espresso anche il vicepresidente regionale Giandiego Gatta: "La chiusura dei laboratori d'analisi territoriali, decisa con delibera della Giunta regionale, è una scelta irriverente nei confronti dei cittadini a cui sono stati già chiesti parecchi sacrifici, senza contare che si riverbera' negativamente soprattutto sui pazienti più fragili: ovvero quelli affetti da patologie che richiedono prelievi di sangue costantemente. Vogliamo conoscere quale sia il ragionamento sotteso, quali i criteri adottati, per giungere ad una scelta tanto dolorosa che potrebbe, peraltro, aggravare non poco il lavoro dei reparti degli ospedali, dove verrà dirottato il servizio. Per questo, depositerò un'interrogazione diretta al presidente-assessore alla Sanità Michele Emiliano".

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