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Nuovi tagli all'ex 'San Giacomo', via 14 posti letto. Cittadini contro la Regione: "Non siamo vacche da mungere"

Il Comitato Salute Alto Tavoliere sollecita i Comuni del comprensorio a votare una mozione di tutela della struttura sanitaria. Preoccupa il nuovo regolamento regionale sui PTA che aggiungerebbe tagli

Il Comitato Salute Alto Tavoliere della Puglia è preoccupato. Nel nuovo regolamento regionale 2019 sui PTA l’ex Ospedale San Giacomo di Torremaggiore perderebbe ulteriori posti letto, ben 14 rispetto alle norme del 2015. Ieri l’organismo ha inviato una PEC di sollecito alla Presidenza del Consiglio Comunale finalizzata alla rapida votazione di una mozione a favore della struttura sanitaria come da richiesta inviata a mezzo pec in data 27 luglio 2019, rivolta tanto al Comune di Torremaggiore quanto a tutti i Comuni dell’Alto Tavoliere (e rimasta senza risposta). La medesima istanza, fa sapere il Comitato, è stata rispedita anche a tutti gli altri comuni dell’Alto Tavoliere ed alla Regione Puglia.  
 

“Come anticipato – scrive nella nota- la diminuzione dei posti letto previsti dal Regolamento Regionale 21 gennaio 2019 n°7 intitolato : “Regolamento regionale sul modello organizzativo e di funzionamento dei Presidi Territoriali di Assistenza “ vedrebbe solo 40 PL rispetto ai 54 PL che erano previsti dal Regolamento Regionale n°14 del 5/06/2015”.

“Considerato che questo ennesimo scippo era stato scoperto dal Comitato nei mesi scorsi e che era diventato oggetto di interrogazione urgente in consiglio regionale da parte del Vice Presidente del Consiglio della Regione Puglia Avv. Giandiego GATTA ( Prot. n° 20190015586 del 23/05/2019), a cui il Governatore Emiliano ancora una volta non ha risposto, il Comitato richiede alla Presidenza del Consiglio del Comune di Torremaggiore e a tutti i Comuni dell’Alto Tavoliere di votare una mozione in consiglio comunale per bloccare questo nuovo scippo che viene realizzato ai danni dell’intera collettività della Puglia Settentrionale che da venti anni paga il prezzo più alto delle Riforme Sanitarie previste dalla Regione Puglia e imposte dal Ministero della Salute e dalle Istituzioni Europee per contenere gli elevati costi del comparto sanità” denuncia il Comitato. Ancora una volta la Regione Puglia non concerta nulla sui territori e tratta gli stessi solo come mucche da mungere durante la campagna elettorale” affonda la nota.

 

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