Il Tar respinge il ricorso di Grilli, Verile e De Rosa: Landella poteva rimuoverli
I tre chiedevano l’annullamento del decreto di revoca degli incarichi assessorili e quelli della nomina dei loro 'sostituti'. Per il Tar, però, "l’esercizio del sindaco è giustificato da ragioni di opportunità politico-amministrative"
Il Tar di Puglia ha respinto il ricorso presentato dagli ex assessori Gianni De Rosa, Domenico Verile e Gabriella Grilli, in riferimento al provvedimento di revoca assessorile assunto dal sindaco di Foggia, Franco Landella, nei loro confronti.
I tre chiedevano l’annullamento del decreto, a firma del sindaco Landella, avente ad oggetto la revoca degli assessori Giovanni De Rosa, Domenico Verile e Gabriella Grilli e di tutti gli atti connessi, sia presupposti che consequenziali, tra cui anche la nomina di Sergio Cangelli, Claudia Lioia e Antonio Bove ad assessori comunali e la rimodulazione delle deleghe assessorili.
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I giudici della Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia hanno però rigettato l’istanza. Questo perché “l’esercizio da parte del Sindaco è giustificato da ragioni di opportunità politico-amministrative, con la conseguenza che il venir meno del rapporto fiduciario è valutazione rimessa in via esclusiva al vertice dell’ente, restando estranei alla fattispecie profili riguardanti le capacità tecniche dell’Assessore revocato e l’addebito di specifici fatti e comportamenti”.
Inoltre, si legge ancora nell’ordinanza del Tar: “le scelte altamente discrezionali del vertice istituzionale sono sottoposte unicamente alla valutazione dell’organo consiliare di controllo, che può manifestare opposizione a tali scelte, tramite una mozione di sfiducia”.