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Le carte dello stadio Zaccheria finiscono in Procura e alla Corte dei Conti, Mainiero: "Atto illegittimo"

Il capogruppo Fdi in consiglio comunale contro la convenzione decennale approvata dalla giunta Landella. "Gli atti devono venire in aula". E stop ai posti riservati: "Il mercato deve finire"

"Per il  sindaco protempore Landella la gestione dello stadio è una questione privatistica. Sottrarre al consiglio comunale la competenza su argomenti che riguardano il futuro del patrimonio della Città è illegittimo". Così il capogruppo dei Fratelli d'Italia in consiglio comunale a Foggia, Giuseppe Mainiero, sull'iter seguito per l'avviso esplorativo e la redazione della convenzione per la gestione decennale dello stadio Pino Zaccheria. 
"Il consiglio comunale aspetta da quattro anni la discussione di questo  accapo, tenuto nascosto alla massima assise della Città" denuncia il consigliere, che fa sapere di aver formalmente investito il Prefetto, la Corte dei Conti e la stessa sezione Procura, della vicenda".
"La concessione in gestione dell’Impianto sportivo stadio comunale è questione di competenza esclusiva del consiglio comunale e non della giunta, a differenza di quello che evidentemente pensa il Sindaco protempore Landella ed il “suo” Segretario Generale Maurizio Guadagno. Il nostro ordinamento parla chiaro. Evidentemente Landella, allertato dalla volontà espressa formalmente in Consiglio dal sottoscritto di voler escludere la gratuità per gli oltre 60 posti, che la delibera riserva in tribuna centrale, ha destato preoccupazione.Il mercato dei biglietti gratis gestito negli uffici del Gabinetto del Sindaco deve finire" tuona.
"La delibera di giunta è illegittima  - spiega- perché a nulla rileva la delibera n. 58 del Consiglio Comunale  del 16/09/2010 dalla quale il Segretario Generale, Dott. Maurizio Guadagno, "desumerebbe la volontà chiara di concedere a società esterna le gestione dell'impianto in parola" . Il Consiglio Comunale si esprime attraverso gli atti puntuali che produce. L'atto d'indirizzo afferente alla concessione in gestione di un cespite afferente al Patrimonio pubblico non si deve desumere, ma deve essere formalmente espresso dagli atti amministrativi. Cosa che al momento non esiste".
E ancora: "Il  parere del Segretario Generale, secondo il quale la competenza sulla concessione della gestione decennale dello stadio Pino Zaccheria è giuntale sottace la previsione dell’art.42, lettera L, Tuel: “acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari”. Questo tipo di concessione, a dieci anni, bene precisarlo, non è stata prevista nel regolamento per gli impianti sportivi, ragione per cui l’atto di giunta non può dirsi che sia posto in esecuzione di un atto fondamentale (regolamento) o di indirizzo del Consiglio Comunale. A chiarire che sulla materia la competenza appartiene esclusivamente al Consiglio comunale è la durata ultranovennale dell’affidamento. L' Art.12, comma 2,  il R.D. n.2440 del 18/11/1923, infatti non è stato abrogato ed è tuttora vigente nel nostro ordinamento".
"Inoltre nelle  concessioni la maggiore durata deve essere correlata al piano finanziario per il recupero dell’investimento,  art.168 codice contratti,  aspetto che ho già provveduto a segnalare formalmente alla Corte dei Conti, per verificare gli effettivi contenuti del provvedimento, laddove si sostanzi un danno erariale. Il Segretario Generale rispetti i precetti del nostro ordinamento invece di interpretarli in modo superficiale ed il Sindaco protempore Landella rispetti le competenze del Consiglio Comunale che rappresenta la città e che ha il dovere e il diritto di esprimersi sull'affidamento del proprio stadio, che è e resta un bene pubblico e non privato" conclude Mainiero.

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