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Si spacca Forza Italia alla Provincia, Splendido va via e accusa di Mauro: “Metodo bolscevico”

Al centro la mancata condivisione sulla scelta del capogruppo, andato a Pasquale Cataneo. Joseph Splendido: "Evidentemente l'apertura ai civici è stata solo una apertura di comodo, perché avremmo portato voti"

Non ha fatto in tempo ad insediarsi il gruppo consiliare di Forza Italia alla Provincia. Che già si spacca. Joseph Splendido saluta e se ne va. Si dichiara indipendente. Lo ha fatto oggi, nel corso della seconda seduta del neo rinnovato Consiglio provinciale. In aula accusa Raffaele Di Mauro di "metodo bolscevico". Il coordinatore provinciale di Fi sarebbe reo di non averlo informato di aver già provveduto nei giorni scorsi alla nomina del capogruppo azzurro nella persona di Pasquale Cataneo.

Un vero e proprio blitz secondo Splendido, che solo due giorni fa aveva contattato Di Mauro per "condividere il nome migliore, atteso che sono io il primo degli eletti, non solo in termini di voti ponderati ma di numero di amministratori che mi hanno votato". Di Mauro, in quella circostanza, non gli avrebbe detto di aver già provveduto, autonomamente, all'indicazione di Cataneo presso la segretaria dell'ente. Un modus operandi che indigna l'avvocato di Civica per la CapitAmata per il quale "non sono stato neanche ritenuto degno di essere informato".

"Il rammarico non è tanto per la scelta di Pasquale Cataneo, persona che stimo e che ritengo assolutamente capace di svolgere il ruolo per il quale è stato indicato, ma per la totale mancanza di condivisione delle scelte da parte di chi ha sempre visto la mia presenza in lista come un favore concesso al nostro gruppo politico e non con l'obiettivo tanto sbandierato di costruire una casa più forte per il centrodestra e che potesse davvero accogliere tutti quegli amministratori che si sono riconosciuti nella mia candidatura e in un percorso di centrodestra che vada però al di là delle appartenenze partitiche" afferma il consigliere provinciale Joseph Splendido.

Che affonda: "Evidentemente l'apertura ai civici è stata solo una apertura di comodo, perché avremmo portato voti". Ed è rottura. Splendido, a Palazzo Dogana, si dichiara indipendente. Non solo. Perché l'eletto di Civica per la CapitAmata ne approfitta per giocare a mani libere ed ad una "collaborazione fattiva" col presidente Miglio, "nell'interesse del territorio" dichiara.

Se ciò si tradurrà nell'offerta ed accettazione di una delega è tutto da vedere. Cataneo, dal canto suo, si ritrova capigruppo di se stesso. Capogruppo di Forza Italia. E non si comprende a questo punto perché, dopo esserne stato il candidato di punta, non concretizzi il suo passaggio definitivo nel partito e preferisca rimanere in quota alla lista Schittulli nel Consiglio comunale di Foggia. Vero è che lo status di capogruppo, anche a Palazzo di Città, gli consente tutta una serie di opportunità politiche che, invece, la confluenza nel gruppo azzurro non gli darebbe. E però coerenza vorrebbe che questo "matrimonio", a questo punto, si concretizzasse. Per serietà politica, che al consigliere Cataneo certamente non manca.

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