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Ghetto del Bulgari, cosa è cambiato dall'ordinanza di sgombero ad oggi?

Questa mattina il sopralluogo di Francesco Paolo Gentile di Alternativa Libera con Marino Talia: "L'amianto sfaldato documentato dall'Arpa è ancora dov'era, e i bambini continuano a non andare a scuola nel disinteresse delle istituzioni"

"Nonostante lo smantellamento del Gran Ghetto, Foggia resta la terra dei ghetti". C'è amarezza nelle parole di Francesco Paolo Gentile di Altenativa Libera che, questa mattina, con Marino Talia, è tornato al cosiddetto 'Ghetto dei bulgari', alle porte di Foggia, per documentare cosa è cambiato dall'ordinanza di sgombero di inizio anno ad oggi.

"L'amianto sfaldato documentato dall'Arpa, motivo dell'ordinanza, è ancora dov'era", denuncia Gentile. "Le baracche si continuano a costruire con i pannelli di amianto; per rifiuti fu portato un container per la raccolta e pare che non si sia provveduto a farlo svuotare; i bambini continuano a non andare a scuola nel disinteresse delle istituzioni".

"Per dirla in breve - conclude - calato il sipario dopo l'incendio di dicembre che causò la morte di un ragazzo di 20 anni il problema ghetto ha smesso di esistere. Nella giornata di domani, lunedì 15, provvederemo a pubblicare il video reportage di quanto documentato in questa domenica".

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