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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Cerignola

“Ospedale di Cerignola ridimensionato e prossimo al collasso”

Tommaso Sgarro evidenzia il mancato turn-over tra gli infermieri, le difficoltà del Pronto Soccorso e una sola seduta operatoria settimanale per branca chirurgica a causa dalla orami consolidata mancanza di anestesisti

Tommaso Sgarro lancia l’allarme: “L’ospedale di  Cerignola è oramai prossimo al collasso”. L’ex candidato sindaco del centrosinistra aggiunge: “A differenza di quanto assicurato alla città lo scorso gennaio durante il Consiglio Comunale sul futuro del Tatarella dal direttore generale dell’ASL dott. Vito Piazzolla, di fatto il nostro nosocomio è prossimo allo smantellamento. Nessuna parola arriva dal sindaco, massima autorità cittadina in materia di salute, spettatore silente della retrocessione di questa città nello scacchiere provinciale e del suo Ospedale” commenta il segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale di minoranza a margine dell’incontro avuto con gli operatori della sanità locale.

Il consigliere comunale di minoranza mette in evidenza i problemi della struttura sanitaria: “Nell’incontro già avuto durante la Festa dell’Unità di Cerignola con gli operatori del settore è giunta da tutti la preoccupata voce sulla situazione del nostro spedale. Il mancato turn-over tra gli infermieri, fermo a un anno e mezzo fa, rende la gestione dei reparti impossibile, mentre l’attività delle sale operatorie è praticamente ferma, con una sola seduta operatoria settimanale per branca chirurgica a causa dalla orami consolidata mancanza di anestesisti. A questo si aggiungono le difficoltà del Pronto Soccorso e la assoluta mancanza di sicurezza nella struttura per medici e infermieri spesso vittime di episodi di violenza”.

CAOS AL PRONTO SOCCORSO, PAZIENTE AGGREDISCE MEDICI

E c’è di più, evidenzia Tommaso Sgarro: “Ma a destare preoccupazione per il futuro della struttura sono, da un lato la cancellazione della senologia come previsto dal Piano di Riordino ospedaliero, con un dirigente medico dirottato sulla radiologia tradizionale, e il permanere della chiusura del reparto di Cardiologia, che non lascia intravedere nulla di buono all’orizzonte, ma è solo il primo passo vero la chiusura definitiva del reparto. Mi chiedo dove siano i politici che gridavano “al lupo al lupo” sull’Ospedale di Cerignola quando questo veniva rafforzato, mentre adesso che nei fatti viene ridimensionato a danno della comunità restano silenti”.

Aggiunge il segretario cittadino del PD: “E pensare che tanti investimenti fatti sul nostro Ospedale sono ancora in attesa di essere attivati: l’asilo, il centro per l’autismo e l’ex fibrosi cistica riconvertita in un servizio per pazienti oncologici che fa capo alla Medicina interna pronto da circa un anno, mentre l’apertura del nuovo reparto di fibrosi cistica rischia questa volta per davvero la chiusura. Sicuramente adesso “questi politici” saranno intenti a trovare qualche capro espiatorio alla loro inconsistenza ogni giorno più evidente. Cerignola perde credibilità sul piano provinciale e regionale”

L'OSPEDALE 'TATARELLA' NON SI TOCCA

E conclude: “Non è sterile campanilismo, ma anche in una visione strategica territoriale la nostra città risulta marginale. Non esiste più politica. Non esiste soprattutto il sindaco. Metta è un sindaco inutile per questa città, sempre più intento a passare più tempo sui social celebrando il suo narcisismo, che a presidiare il territorio sui tavoli che contano”.

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