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De Pellegrino non le manda a dire a Miranda: “Ti sei messo al servizio della rattoppata maggioranza”

Il capogruppo del PD contro il presidente dell'assise foggiana Luigi Miranda: "Ha servito su un piatto d'argento una pressoché certa 'seconda convocazione' del Consiglio comunale"

Alfonso De Pellegrino sferra un duro attacco all’indirizzo del presidente del Consiglio comunale di Foggia, accusandolo di essersi “messo al servizio della rattoppata maggioranza di cui è parte, invece di garantire l’imparzialità e lo svolgimento ordinato e corretto delle riunioni dell'Assemblea consiliare”.

Il motivo, secondo il capogruppo in Consiglio comunale del PD, risiede nella “decisione di convocare un unico Consiglio comunale con un ordine del giorno composto da 116 punti invece di tradurre in pratica la volontà della conferenza dei capigruppo di riunire l'assise in date differenti per smaltire l'enorme arretrato accumulatosi in questi mesi”.

L’esponente del Partito Democratico incalza: “Miranda, chissà in quali 'stanze' e chissà con chi, ha deciso di servire ai consiglieri e alla città un minestrone di argomenti, mettendo insieme tutto e il contrario di tutto. Una scelta che va ben oltre il limite della corretta dialettica istituzionale e delle prerogative”

LA REPLICA DI LUIGI MIRANDA

Per il capogruppo dei democratici l’intento del presidente del Consiglio comunale “è stato agevolare la sgangherata maggioranza di centrodestra, servendole su un piatto d'argento una pressoché certa 'seconda convocazione' del Consiglio comunale che consentirà l'approvazione di delibere importanti, specie quelle in materia urbanistica, con la presenza di soli 11 consiglieri”

De Pellegrino prosegue: “È evidente che il presidente del Consiglio comunale abbia scelto di mettersi al servizio di chi gli ha consentito di ottenere quella poltrona e non dell'organismo che rappresenta e dei cittadini. Ne è l'ulteriore riprova la cancellazione dalla riunione fiume del Consiglio comunale della delibera di adozione del nuovo Statuto nonostante sia stato discusso e approvato dalla Commissione consiliare Regolamenti ormai un anno fa”

L’esponente del PD conclude: “Nella giornata di lunedì sarà mia cura portare all'attenzione del Prefetto questo guazzabuglio istituzionale nel tentativo di scongiurare l'ennesimo attentato alla credibilità e alla funzionalità dell'istituzione comunale”.

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