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Palazzo degli Studi: lezioni in aule d'emergenza, studenti pronti a scioperare

Venerdì 11 ottobre gli studenti scenderanno in strada “per la tutela del diritto allo studio, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il diritto allo studio e al futuro”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Si scrive scuola, si legge futuro. “Ma quale avvenire attende i giovani foggiani se periodicamente sono evacuati i piani alti di Palazzo degli Studi? Già negli anni scorsi si erano verificati cedimenti dei soffitti, nonostante avessero detto che tutta la struttura era stata messa in sicurezza. Cosa non ha funzionato o cosa è sfuggito ai controlli?”. E’ quanto denuncia il segretario del Prc del circolo ‘Che Guevara’ di Foggia, Fiorenzo Giorgio Cislaghi.

“Il risultato è che per l’ennesima volta aule del secondo piano sono state chiuse per motivi di sicurezza e studenti sono obbligati a fare lezione in locali d’emergenza, organizzate su doppi e/o tripli turni, con ore di lezione ridotte a 45 minuti. Viene da chiedersi perché gli interventi fatti durante gli scorsi anni non sono serviti ad assicurare la sicurezza degli studenti? Perché, in una scuola che presenta problemi del sottotetto e del solaio, i controlli non sono fatti durante il periodo estivo a scuola chiusa?

Eppure ricordiamo le parole dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, dopo i crolli verificatisi al liceo Poerio, che rassicurava sulla messa in sicurezza dell’edificio. Ricordiamo le parole dette durante gli incontri con gli studenti: “Palazzo degli studi è una struttura vecchia ed è normale che dopo tanto tempo ci siano problemi con il tetto”. Parole che lasciavano presagire lavori per risolvere in maniera definitiva il problema, parole che, se ripetute oggi, suonerebbero come l’ennesima presa in giro.

PALAZZO DEGLI STUDI VERSO LA MESSA IN SICUREZZA

Ricordiamo male o si è anche parlato di un fantomatico progetto di rifacimento del tetto con i fondi regionali per il risparmio energetico prevedendo la posa di pannelli fotovoltaici? Che fine ha fatto? Corrisponde al vero che Regione Puglia aveva ammesso il progetto tra quelli finanziabili? Cosa succederebbe in caso si verificasse un evento sismico significativo?

Resta solo da capire quale era lo scopo dei lavori fatti a suo tempo, quanto sono costati e se sono stati efficaci. Resta solo da capire come mai “sfortunati eventi” continuano ad accanirsi in maniera particolare sugli studenti dell’Einaudi, prima gli autobus negati nei primi giorni di scuola e ora i soffitti.

Palazzo degli Studi è solo un paradigma della situazione dell’edilizia scolastica della città, delle condizioni in cui sono costretti a studiare i/le giovani foggiani/e perché siamo in presenza di istituti ospitati in più sedi che non sempre sono “confortevoli”.

Ad esempio vogliamo ricordare i “cedimenti” a causa delle piogge verificatesi lo scorso anno all’ex Rosati, dove sono ospitate classi del liceo Poerio, o le condizioni in cui sono costretti a studiare durante l’inverno, per un riscaldamento ambientale insufficiente avvolti in coperte che si portano da casa, gli studenti del liceo Marconi ospitati nelle aule dell’istituto Leonardo da Vinci.

Ad aggravare la situazione oggi è l’assenza di un’interlocuzione con organi di governo legati al territorio, con un’amministrazione provinciale affidata a un commissario di Governo che non sarà sottoposta alla verifica popolare delle elezioni. Questi sono i risultati dei pasticci fatti dal governo Monti in tema di riordino delle amministrazioni provinciali e le scelte delle politiche dei tagli economici alla scuola”.

Per la tutela del diritto allo studio, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il diritto allo studio e al futuro, i Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista aderiscono alla giornata di protesta degli studenti, indetta dalla Rete della Conoscenza (UDS e Link) che si terrà il giorno 11 ottobre invitando tutti gli studenti e il corpo docente a partecipare alla manifestazione

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