Depotenziamento biblioteca, Clemente PD: “Provvedimento iniquo e miope”
Per il candidato consigliere Partito Democratico si tratta di un "provvedimento iniquo e miope. Essere commissario della Provincia non vuol dire essere il liquidatore”
"La Biblioteca provinciale rappresenta il fiore all'occhiello delle istituzioni culturali di Capitanata, per questo diciamo "no" con forza a qualsiasi riduzione degli orari di servizio". Perentorio il commento di Sergio Clemente, candidato consigliere comunale Pd a Foggia, al provvedimento con il quale il commissario della Provincia, Fabio Costantini, ha deciso la riduzione degli orari di apertura al pubblico della Biblioteca provinciale di Foggia "La Magna Capitana" a partire dagli inizi di maggio.
"Un provvedimento del genere - spiega Clemente - non solo non comporta alcun risparmio per le casse dell'Ente ma significa un peggioramento dei servizi offerti agli utenti e disagi per quei dipendenti che percepivano un'indennità minima per garantire, attraverso turnazioni, l'apertura pomeridiana". Infatti, l'apertura della Biblioteca nel pomeriggio era garantita attraverso i fondi di salario accessorio del personale e garantiva un'indennità minima in più per quei dipendenti disponibili ad essere inseriti nei turni dalle 13 in poi.
"Essere commissario della Provincia non vuol dire essere il liquidatore: la spending review non impone di mortificare servizi fondamentali, tra l'altro, senza alcun risparmio oggettivo per l'ente", afferma Clemente che ribadisce la sua contrarietà dichiarandosi "pronto a sostenere qualsiasi iniziativa utile a scongiurare un provvedimento iniquo e miope e a mettere in campo ogni azione utile per arrivare ad una soluzione condivisa".