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I cinquestelle cacciano Rizzi. Il consigliere comunale: “Nel M5S non c’è libertà”

Così il consigliere comunale di Foggia commenta la scelta del Movimento: “Accetto serenamente questa espulsione perché non sono abituato ad applaudire a comando”

Espulso dal Movimento 5 Stelle, che aveva rappresentato come candidato sindaco alle scorse elezioni comunali, Vincenzo Rizzi sembra aver accettato con serenità il verdetto di Grillo, del suo staff e di Casaleggio.

Sfiduciato dalla base, sconfessato e poi cacciato dai vertici. E’ questa la parabola discendente- nel M5S - del consigliere comunale di Foggia, oggetto di critiche e bersaglio preferito  dei grillini foggiani e di Capitanata.

Vincenzo Rizzi ha affidato a Facebook la risposta: “Peccato io ci credevo, ma certamente non ho problemi a continuare a camminare controvento, non ho mai fatto parte di un gregge, non sono mai stato attratto dalla protezione propria di una comunità dedita al belato. La libertà o c'è o non c'è, nel M5S purtroppo non c'è. Per cui accetto serenamente questa espulsione perché non sono abituato ad applaudire a comando, quindi con questo atto dispotico e antidemocratico prodotto dallo staff della Casaleggio Associati si conclude la mia esperienza nel M5S

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