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Ex Agecos, botta e risposta De Pellegrino-Landella. Ma il sindaco tira fuori le carte

Il primo cittadino replica al capogruppo PD, De Pellegrino: "Troppo comodo provare a scaricare sull’attuale Giunta gli errori che appartengono alla sua parte politica"

Il sindaco di Foggia Franco Landella è determinato a fare chiarezza sulla questione relativa all’acquisizione della discarica Ex Agecos. E, carte alla mano, risponde alle accuse e agli interrogativi avanzati dal capogruppo PD Alfonso De Pellegrino.

“Al consigliere De Pellegrino ogni tanto bisogna rinfrescare la memoria. Perché non si possono raccontare mezze verità e ricostruire vicende complesse, come quella che riguarda le discariche che insistono sull’area di Passo Breccioso, in modo così superficiale”, spiega Landella. “Occorrono maggiore serietà, ma soprattutto una più puntuale conoscenza degli atti che sono alla base di ciò che l’attuale Amministrazione comunale sta cercando di risolvere”.

“Atti che appartengono al recentissimo passato, dunque alla stagione di governo del Partito Democratico, di cui proprio De Pellegrino è il capogruppo. Quella delle nefaste eredità, come proveremo a spiegare citando documenti e circostanze, non è dunque un alibi né una trovata retorica. È la triste e drammatica realtà dei fatti, con cui ci stiamo confrontando sin dal momento del nostro insediamento. Ciò che il centrosinistra ed il PD ci hanno lasciato in dote, in particolare nel settore dei rifiuti, è una situazione senza precedenti, un cumulo di errori, tutti derivanti dal fallimento dell’ex azienda speciale Amica SpA, anch’esso targato per intero centrosinistra e Partito Democratico, le cui conseguenze continuano a pesare come un macigno su Foggia, mettendola costantemente sull’orlo dell’emergenza ambientale”.

Continua il primo cittadino: “Non cerchiamo scorciatoie, perché ci stiamo assumendo per intero e fino in fondo l’onere di fare quello che altri, prima di noi, avrebbero potuto e dovuto fare. Non cerchiamo polemiche pretestuose, perché non è di questo che la nostra città ha bisogno. Pretendiamo, però, che ai foggiani si racconti la verità, senza omissioni e senza ricostruzioni mendaci. Pretendiamo che chi riveste un ruolo istituzionale eserciti questa funzione in modo maturo e non all’insegna di quella strumentale demagogia che tende a mescolare le carte per coprire precedenti responsabilità politiche ed amministrative. Se De Pellegrino considera sbagliate le strade che sono state intraprese, che altro non sono se non la prosecuzione di quello che le sue Amministrazioni avevano programmato, sia pure in modo pasticciato, poteva dirlo quando era al governo della città”.

“Troppo facile dirlo adesso. Troppo comodo provare a scaricare sull’attuale Giunta gli errori che appartengono alla sua parte politica. Proviamo dunque, ancora una volta, a ristabilire la verità e la corretta ricostruzione dei fatti, in modo da chiarire, documenti alla mano, che tutto ciò che questa Amministrazione sta mettendo in campo è nient’altro che un atto dovuto, necessario e fondamentale per riparare i guasti profondi e gravissimi prodotti dal centrosinistra”. Il 6 luglio 2007 è stato firmato il contratto per l'affidamento dei lavori di costruzione dell'ampliamento della discarica per rifiuti solidi urbani tra Amica Spa ed Agecos SpA, proceduto dalla delibera di Giunta comunale numero 131 del 15 giugno 2007 propedeutica all'avvio dei lavori.

Con la delibera 157 del 6 dicembre 2010, la Giunta comunale prende atto della scrittura privata tra il Comune di Foggia, Amica SpA e Agecos SpA riferita alla definizione transattiva della procedura di pignoramento presso terzi notificata il 28 luglio 2010 in cui il Tribunale di Foggia ingiungeva ad Amica SpA di pagare alla Agecos SpA la somma di 5.565.771,50 di euro oltre interessi, e che alla scadenza dell'ultima rata del 30 aprile 2012 AGECOS SpA avrebbe dovuto trasferire ad Amica SpA o al Comune di Foggia la proprietà dell'area dove è ubicata la discarica. Circostanza che non è avvenuta in ragione del mancato versamento dell’ultima tranche di 2 milioni e 600mila euro da parte dell’Amministrazione Mongelli.

Per ottenere il titolo di proprietà, propedeutica per la messa in sicurezza del sito ed al progetto di unione delle due discariche, l’attuale Amministrazione ha provveduto all’acquisizione del suolo ad una cifra inferiore dell’ultima tranche, nell’ordine di un milione e 50mila euro, con un risparmio per le casse comunali di circa un milione e mezzo di euro. Nel verbale della conferenza di servizio svolta a Palazzo di Città per la discarica di Passo Breccioso del 15 febbraio 2012 è stato preso atto della volontà della Curatela fallimentare di Amica SpA di non continuare a gestire la discarica Frisoli con nota n.14843 del 14 febbraio 2012.

L'11 dicembre 2012 all'assessorato all'Ambiente della Regione Puglia si è svolta una riunione inerente la gestione dei rifiuti solidi urbani nella città di Foggia in cui l'ex assessore ai Lavori Pubblici della giunta di centrosinistra, Matteo Agnusdei, in merito alla sicurezza e chiusura dei due impianti presenta il progetto dell'unione dei due corpi di discarica. "Tuttavia - si legge nella nota - affinché sia possibile avviare quanto detto è necessario fare un incontro tra Comune, curatela fallimentare e Agecos per la cessione delle aree in favore del Comune in modo che lo stesso possa diventare soggetto procedente alla presentazione del progetto".

Il 7 novembre 2013 la Provincia di Foggia produce una istanza al Comune di Foggia per la messa in sicurezza della discarica tramite il cosiddetto "Progetto Sella" attraverso l'unificazione delle due discariche. L'11 giugno 2014, nel giorno dell'insediamento di questa Amministrazione comunale, sempre la Provincia di Foggia ha chiesto una serie di integrazioni della documentazione, compreso il titolo di proprietà della discarica propedeutico per il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale. “L'Amministrazione comunale in carica – conclude Landella – ha provveduto al Piano di caratterizzazione del sito di Passo Breccioso e disposto le analisi che non erano state fatte in precedenza che evidenziarono un inquinamento elevato della zona per il percolato che fuorusciva in quanto non ci furono i lavori di copertura alle due discariche che questa Amministrazione ha provveduto a fare e che sarebbero dovuti avvenire nel 2012”.

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