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“Tutto contro tutti” nel centrosinistra in Provincia. La Torre ci riprova: “Miglio dimettiti”

Il consigliere provinciale, Francesco Paolo La Torre, risponde alle dichiarazioni dell'esponente di maggioranza con delega ai Lavori Pubblici del governo Miglio

A poche settimane dalla scadenza del governo Miglio, il consigliere provinciale di minoranza, Paolo La Torre, evidenzia “la misura della rissosità in cui è precipitata la coalizione di centrosinistra al governo della Provincia di Foggia”. L’esponente di Forza Italia ricorda le querelle in atto Cera-Miglio, Tutolo-Cera e Russo-Cera. “Le rassicurazioni di circostanza degli esponenti dell’ormai ex maggioranza circa l’unità dell’alleanza, dunque, sono clamorosamente smentite dalle loro stesse polemiche. Ed è del tutto inutile attaccare la minoranza, evocando assenze e scarsa partecipazione alle sedute del Consiglio provinciale, per provare a giustificare l’incapacità di assicurare i numeri necessari al regolare svolgimento delle sedute”.

Il consigliere La Torre prova a sminuire l’attacco di Pasquale Russo, di cui non conteste le assenze in Consiglio comunale, “ma lui non dovrebbe usare questo argomento nei miei confronti, poiché come tutti sanno sono personalmente impegnato anche nella mia attività di consigliere comunale. Si tratta infatti di un argomento debole, poiché è appena banale ricordare che l’onere di garantire i numeri è in capo alla maggioranza e non alla minoranza”.

Aggiunge il consigliere comunale e provincia forzista: “A Foggia il centrodestra è assolutamente in grado di farlo, diversamente dal centrosinistra a Palazzo Dogana. La minoranza non è una stampella alla quale far ricorso quando si è in affanno. Il centrosinistra dimostri, se ne è capace, l’esistenza di una maggioranza alla Provincia di Foggia. Diversamente, il presidente Miglio ne prenda atto e rassegni responsabilmente le sue dimissioni”.

Paolo La Torre commenta anche la teoria di Russo, “in base alla quale il rinvio dell’approvazione del bilancio di previsione sarebbe il frutto della necessità di un supplemento di riflessione e di approfondimento del documento contabile, sembra essere tutt’altro che solida. Il bilancio non è stato approvato perché la sua la bocciatura da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, peraltro con circostanziati e gravissimi rilievi, ha avuto l’effetto di far emergere tutte le contraddizioni e le tensioni nel centrosinistra”.

Sulla riforma Delrio aggiunge: “Le difficoltà in cui è stata scaraventata l’amministrazione provinciale dopo la sciagurata riforma ‘Delrio’, pensata ed approvata da un governo sostenuto convintamente dal partito di Pasquale Russo, erano a tutti note sin dall’insediamento del nuovo Consiglio provinciale. Proprio per questo dal presidente Miglio ci saremmo aspettati un atteggiamento differente, orientato all’inclusione e alla collaborazione politiche e non alla logica dell’autosufficienza praticata dal centrosinistra. Ci saremmo aspettati un coinvolgimento vero sulle questioni più rilevanti, proprio perché la fase di confusione istituzionale suggeriva una assunzione di responsabilità ampia e collettiva”.

L’esponente di Forza Italia a Palazzo Dogana conclude: “Non ha alcun ruolo nello spettacolo delle ‘torte in faccia’ mandato in scena dal centrosinistra. In quest’ottica continuiamo a ritenere le dimissioni del presidente Miglio un atto di serietà nei confronti della comunità di Capitanata”.



 

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