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Socialismo Dauno in soccorso degli Ex Onpi. “Una norma consente di metterli in regola”

Mettendoli in regola tramite l’art. 20 della legge regionale 10 del 7 aprile 2014, gli inquilini potrebbero stipulare un contratto con l’Amgas per l’allaccio metano

Dopo l’ennesima protesta messa in atto dalle famiglie che occupano lo stabile Ex Onpi di Corso del Mezzogiorno, i massimi esponenti di Socialismo Dauno invitano l’amministrazione comunale ad applicare le norme regionali in vigore. Così facendo – secondo Lonigro e Urbano – si potrebbero risolvere alcuni problemi relativi all’emergenza abitativa che vede coinvolte centinaia di famiglie foggiane, alcune sotto la scure degli sfratti o alloggiate nei container

Entrambi richiamano la legge regionale n. 10 del 7/4/2014, all’art. 20, che consente all’ente pubblico  proprietario dell’immobile, su istanza del soggetto interessato, di assegnare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati abusivamente senza titolo, previo accertamento dei requisiti previsti dalla norma, stipulando con l’assegnatario un regolare contratto di affitto. “Sarebbe questa – per Lonigro e Urbano - la soluzione per risolvere una volta per tutte la questione dei tanti inquilini che occupano abusivamente le abitazioni popolari, a partire dai locali del palazzo ex Onpi di Corso del Mezzogiorno”.

Una soluzione che consentirebbe loro di stipulare un contratto con l’Amgas per l’allaccio del metano, che attualmente non può essere sottoscritto, visto che gli alloggi sono occupati abusivamente e non regolarmente assegnati. “Solo legalizzando questa posizione le famiglie dell’ex Onpi che attualmente vivono al freddo, possono condurre nelle abitazioni una vita più dignitosa” affermano i socialisti dauni, che a Landella e all’amministrazione comunale chiedono di accelerare l’iter per l’applicazione della norma.

Pino Lonigro e Alfredo Urbano aggiungono: “Inoltre vi è la necessità di reperire nuovi alloggi, attraverso la realizzazione dei due PIRP (Programmi integrati di riqualificazione delle periferie) oltre alla verifica dell’attuazione degli accordi di programma sottoscritti con diversi costruttori. E’ possibile anche, così come previsto dall’art.7 della legge regionale n°33 del 2007, realizzare degli appartamenti attraverso il recupero (chiusura) dei porticati degli edifici di edilizia residenziale pubblica esistenti in città. Tutto ciò consentirebbe di realizzare degli alloggi da assegnare attraverso dei bandi alle tante famiglie bisognose della nostra città”

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