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Voti e nomi per Emiliano, le frecce nell'arco del centrosinistra foggiano. Renziani fai da te con Scalfarotto in testa

I renziani sono fuori dalla coalizione (ancora in costruzione) a sostegno di Michele Emiliano. Potrebbero proporre Ivan Scalfarotto. I partiti stanno completando le liste e sono alle ultime rifiniture

La coalizione di centrosinistra è ancora allo stato liquido, trainata da Michele Emiliano. La geografia dei simboli che alimenteranno lo schieramento alle prossime elezioni Regionali non è ancora chiara ed è in fase di definizione. Lo scacchiere dovrebbe essere composto da Pd, Senso Civico, Italia in Comune, una lista composta da Socialisti, Verdi e Sinistra Italiana, i Popolari, e le due liste del presidente "Con" e "Emiliano sindaco di Puglia".

PD - I partiti strutturati sono già a buon punto. Al Pd di Capitanata manca solo una pedina per completare la sua griglia, cristallizzata al pre-Covid come le convinzioni su Elena Gentile, che sembra comunque già lanciata nell'agone della competizione elettorale. "Cerignola ha già il suo candidato (Teresa Cicolella) - ripete oggi la segretaria provinciale Lia Azzarone - me lo ha indicato il locale partito. Per noi è candidato e sta facendo la campagna elettorale". Nella lista da completare ci sono Raffaele Piemontese, Paolo Campo, Anna Rita Palmieri, Matteo Masciale, Guido De RossiIsabella Damiani. Durante la pandemia, i Dem non se ne sono stati con le mani in mano: si sono incontrati su Zoom e si è riunita anche una segreteria allargata. Sui 'cugini' di Italia Viva la segretaria Azzarone è tranchant: "Se avevano un candidato da spendere con delle idee e dei contenuti diversi da Emiliano potevano presentarlo alle primarie. Non l'hanno fatto e immagino non fossero pronti. Se sono nelle condizioni di presentare una lista e un candidato mi sembra più un gioco che va a destra piuttosto che a sinistra".

ARTICOLO UNO - Nella categoria delle nuove proposte c'è Articolo Uno, il partito del ministro Roberto Speranza, che contribuirà con i propri candidati alla formazione della lista Senso Civico Un nuovo Ulivo per la Puglia, che nel nome rispolvera un vecchio simbolo. C'è un bel fermento. Articolo Uno ha partecipato alla costituzione del gruppo alla Regione, Senso Civico per l'appunto. "Sarà una lista identitaria di centrosinistra", la definisce così il segretario provinciale Gianluca Ruotolo. Oltre ad Articolo Uno ci saranno altre esperienze di centrosinistra. Lui, per la cronaca, non è candidato ("penso che sia utile coordinare questa fase"). Sono già apparsi i manifesti col simbolo di Francesco Sderlenga di San Severo e Luigi Giorgione di Foggia. Dovrebbe candidarsi nella stessa lista anche Pino Lonigro. Mancherebbero solo due nomi per chiudere la lista. Sul tema della coalizione, definisce il perimetro: "È quello che ha amministrato la Puglia in questi cinque anni, che va dalle esperienze civiche fino alle forze strutturate nazionali di sinistra come Articolo Uno".

ITALIA IN COMUNE - Italia in Comune, in alleanza con l'area civica e con Emiliano, avrà una sua lista. Il coordinatore regionale Rosario Cusmai è particolarmente carico, forte del suo pallottoliere che conta 28 sindaci in Puglia e 250 amministratori. Alle ultime rifiniture, completerà la squadra la prossima settimana e la provincia di Foggia sarà rappresentata in ogni territorio dalle "candidature più autorevoli che possiamo mettere in campo". Sono già pronti ai nastri di partenza l'ex presidente del Consiglio comunale di Vieste Paolo Prudente, Sabrina Rosito, assessore di San Paolo di Civitate, la più suffragata alle Comunali con 470 voti, "candidata di punta dell'Alto Tavoliere" e a Manfredonia ci sarebbe l'avvocato Innocenza Starace, che però è portavoce dei Verdi che stanno riuscendo nell'intento di costruire una loro lista.

PUGLIA SOLIDALE VERDE - Sta prendendo forma il simbolo che racchiuderà Socialisti, Verdi e Sinistra Italiana. Il contenitore potrebbe chiamarsi Puglia Solidale Verde. Ci sarà Giulio Scapato (i suoi manifesti hanno campeggiato per più di due mesi a Foggia in pieno lockdown), e si fanno i nomi di Giuseppe Pica di Lucera e del vicesindaco di Torremaggiore Marco Faienza. La composizione della lista comunque sarebbe ancora in alto mare.

ITALIA VIVA - I renziani sono una scheggia impazzita. Non tornano sui loro passi. Il problema non era il centrosinistra ma Emiliano, che non sarà il loro candidato, e non per una questione personale ma di visione politica. La sua idea di Puglia non è la loro. In piena pandemia hanno scelto una linea soft, senza attacchi pretestuosi e affondi, convinti che i pugliesi di tutto avessero bisogno tranne che di schermaglie, provando a farsi portavoce con spirito costruttivo delle istanze del territorio. Sono determinati a proporre un'alternativa nell'ambito della sinistra. Non si sono sentiti accolti: se il Pd avesse rinunciato a riproporre il governatore uscente avrebbero ripensato l'idea di stare dentro la coalizione. Stanno lavorando ad una lista autonoma. Il nome sui cui si sta ragionando per la presidenza della Regione Puglia è quello di Ivan Scalfarotto. Entro questa settimana potrebbero sciogliere le riserve. 

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