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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Regionali Puglia 2020

"Non sappiamo nemmeno chi siamo". Nella lista a sinistra per ora c'è solo Scapato. Verdi seccati: "Falsa partenza"

Forse solo un difetto di comunicazione alla base dei primi problemi di convivenza nell'alleanza tra Psi, Sinistra Italiana e ambientalisti. Per ora soltanto una certezza nella lista più a sinistra della coalizione

L'alleanza tra socialisti (Psi), Verdi e Sinistra Italiana sembra già scricchiolare in provincia di Foggia. L'aggregazione che si presenta alle elezioni regionali con il simbolo di Puglia Solidale e Verde pare non abbia trovato ancora il giusto amalgama in Capitanata, almeno a sentire la componente ambientalista. Fabrizio Cangelli, portavoce della Federazione Provinciale dei Verdi, appare un tantino spazientito. "C'è un momento di totale afasia, non so come definirla. Non ci siamo mai riuniti come coordinamento della lista. Lo dico con molta franchezza: è una falsa partenza, nel senso che qui neanche sappiamo chi siamo - lamenta l'avvocato - Non c'è quel coordinamento che mi aspettavo ci fosse o che c'è a Bari. Anche perché oltre i tre partiti ci sono i movimenti. Io non so se in provincia di Foggia questi movimenti abbiano dei riferimenti. È tutto molto vago, fumoso e questa cosa francamente mi comincia anche un po' a seccare".

L'unico nome di dominio pubblico della lista - allo stato, informe - è quello del socialista Giulio Scapato, che si è mosso con largo anticipo. "Se la lista ha senso solo su Bari, che lista è? Io qui non ho contezza di chi siano gli interlocutori - incalza Cangelli - Non ci sono stati incontri ufficiali se non qualche telefonata, né tantomeno si è parlato di nomi, di programmi, di come venga declinata la lista nelle varie province e soprattutto nella nostra. Stiamo a zero. Il telefono a me non squilla".

Polemico, il leader locale dei Verdi, peraltro componente dell'esecutivo regionale, suona la sveglia. Sulla carta, coordina la lista assieme a Mario Nobile, segretario provinciale di Sinistra Italiana, e Luigi Iorio, coordinatore della segreteria nazionale del Psi e riferimento provinciale.

Sulla fisionomia della lista non ci sono dubbi: è la più a sinistra della coalizione, per dirla con Nobile, "l'unica che esprime una componente marcatamente a sinistra e una componente marcatamente ambientalista".

Non c'è pericolo di contaminazione di civiche spurie, a quanto pare, perché i movimenti e le associazioni satellite sono tutti di ispirazione progressista e nascono perlopiù dall'esperienza di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà), più in generale, della primavera di Vendola, e comprendono quel mondo civico che faceva capo al compianto Guglielmo Minervini.

Mario Nobile, che pure non si sbottona, sulla lista ripete "ci stiamo lavorando". E starebbe vagliando anche un profilo femminile. A questo punto la mano destra non sa cosa faccia la mano sinistra. Peraltro, i Verdi potrebbero essere socio di minoranza ed esprimere soltanto due candidati, ma niente è ancora definito. Più che una questione di alchimie pare ci sia un difetto di comunicazione tra le forze.

A chiarire il qui pro quo su scala provinciale è il socialista Luigi Iorio: la prossima settimana si incontreranno per stabilire una rosa di nomi da vagliare a livello regionale. "Al momento stiamo facendo soltanto tavoli regionali, perché stiamo costruendo il programma, le commissioni sulle candidature e stiamo organizzando, per l'appunto, i tavoli provinciali. Quindi nei prossimi giorni penso che inizieremo anche gli incontri provinciali". È particolarmente entusiasta del "laboratorio politico", a sinistra del Pd con la svolta ambientalista: "Sono certo che avrà un ottimo consenso su scala regionale".

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