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Conca l'antagonista, paladino degli ultimi. Nessuna sete di vendetta contro i Cinquestelle: "Sarebbe accanimento terapeutico"

Main sponsor del candidato presidente alla Regione Puglia il deputato Antonio Tasso, pronto a candidarsi a sindaco di Manfredonia

È l'antagonista. Tirato per la giacchetta indistintamente dal centrodestra e dal centrosinistra, come lui stesso candidamente ammette, l'ex Cinquestelle Mario Conca, consigliere regionale uscente, escluso a febbraio dalle Regionarie, ha scelto di avere le mani libere e andarsene per conto proprio, da candidato presidente. Il suo main sponsor è il deputato Antonio Tasso. Hanno la stessa mise e il medesimo aplomb, all'ora dello spritz, nel lounge club Pasteus di San Giovanni Rotondo, dove scelgono di lanciare la campagna elettorale.

Nel progetto non ci sono soltanto gli ex M5S ("che sono molti più di quelli che stanno dentro"): "Il mio consenso - afferma Conca - è trasversale". Non vuole prendersi alcuna rivincita: "È accanimento terapeutico. Io credo che il Movimento Cinque Stelle faccia abbastanza per farsi male da solo. Ha tradito i sogni di molti e ha cambiato idea quasi su tutto". Si presenta come un paladino dei diritti. "Perseguo la giustizia sociale, il merito, difendo i più deboli, e infatti sono sempre con gli ultimi e quello voglio continuare a fare". Si è beccato anche un paio di querele da Michele Emiliano e un avviso di garanzia "per aver difeso un medico".

Oltre ai grillini pentiti e delusi, vuole provare a recuperare gli astensionisti di cinque anni fa. "Non metto limiti alla provvidenza. 1 milione 700mila persone non ha votato nel 2015. Emiliano ha governato per cinque anni con 900mila voti quindi è verosimile che se si riesce a convincere quella parte di persone nulla può essere scontato". La "politica di servizio" è il comune denominatore di Mario Conca e Antonio Tasso. La lista si chiama "Cittadini pugliesi", ma sui candidati per ora non si sbottonano: "Ci stiamo lavorando - fa sapere il deputato - perché vogliamo gente di qualità che sposi questo progetto".

Tasso era convinto di dover rimanere fermo un turno a queste Regionali, non si sarebbe impegnato perché aveva un progetto più ambizioso: le elezioni comunali a Manfredonia, che potrebbero celebrarsi anche tra più di un anno. "Vogliamo rilanciare Manfredonia, abbiamo gli anticorpi giusti. Il progetto c'è. Io eventualmente non mi sottraggo a una discesa in campo. Questa cosa non mi dequalifica, anzi mi esalta, perché ritengo che essere sindaco della propria città è il massimo onore che una persona che si impegna politicamente possa avere".

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