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PD, Bari decide per Foggia: Piemontese segretario. Ma il partito è nel caos

Pino Marasco contro Matteo Valentino e il Pd tutto: “Il partito regionale ci chieda scusa”. La conta interna ha consegnato un partito fortemente balcanizzato, esattamente spaccato a metà

La notte porta consiglio. E nella notte “scoppia” la pace. Anche nel Pd di Capitanata, intossicato dai veleni della fase congressuale. I due sfidanti in mattinata raggiungono l’accordo e a Bari, incontrando i commissari De Santis e Cuna, decidono di porre fine al caos, raccogliere i cocci del partito e raggiungere un accordo, ratificando gli esiti del congresso deliberati dal partito regionale: con 101 delegati (uno in meno rispetto ai dati ufficiosi) e 5297 voti, il “renziano” Raffaele Piemontese è il nuovo segretario del Pd di Capitanata. Vince con uno scarto di 6 delegati e 342 voti assoluti sullo sfidante, renziano come lui, Michelangelo Lombardi che si ferma a 95 delegati e 4925 voti. E’ questo il calcolo a cui giungono i due commissari inviati da Bari che, contestualmente, convocano l’insediamento dell’assemblea provinciale per sabato 9 novembre.

Tutto fatto, dunque. Tutto risolto. C’è voluto il commissariamento della Commissione provinciale per il Congresso per decretare il risultato. La percezione che “l’aria stava cambiando”, d’altronde, la si era avuta già in mattinata, quando uno dei commissari foggiani “esautorati” dal partito regionale, Matteo Valentino, vergava una nota in cui sconfessava di fatto se stesso e le pesanti denunce che solo ieri volavano nelle Federazione di via Taranto all’indirizzo del partito regionale, reo di aver commissariato l’organismo, e del presidente dimissionario, Angelo Castelluccio, sul banco degli imputati per non aver consentito, “strumentalmente”,  alla commissione di lavorare. 7 i commissari firmatari di un ricorso alla Commissione nazionale di Garanzia a “tutela della dignità della commissione provinciale”.

In mattinata la clamorosa marcia indietro, inspiegabile se non con una mediazione al ribasso degli esiti del congresso. Valentino annuncia di aver ritirato il ricorso e di ritenere “corretto” l’intervento del partito regionale, addirittura avalla i risultati del congresso “con piena e convinta condivisone”. Peccato che uno dei suoi colleghi ricorrenti, Pino Marasco, non ne sappia nulla. Feroci le dichiarazioni rilasciate a Foggiatoday contro Valentino ed il Pd tutto, impantanatosi in una “farsa” dalla quale Marasco si  “tira fuori”: “non sono un pagliaccio. Io alla mia dignità ci tengo. Il partito regionale ci chieda scusa, poi possiamo parlarne”.

Parole di fuoco che arrivano proprio mentre a Bari si “consuma” l’accordo. Piemontese vince il congresso. E con lui Manfredonia, Paolo Campo e Michele Bordo. Battute Foggia e Cerignola, i civatiani di Elena Gentile, Areadem di Aldo Ragni. Perché più che una sfida tra renziani o pseudo tali, nel congresso di Capitanata si è giocata una partita a palla avvelenata tra due fortini storicamente concorrenti. Ora toccherà raccogliere i cocci. Perché, per quanto ci sia un vincitore, la conta interna ha consegnato un partito fortemente balcanizzato, esattamente spaccato a metà. Non sarà facile la coabitazione senza collaborazione. Questo i protagonisti lo sanno. Ed è questo che in queste ore annunciano di accingersi a fare.

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