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Sanità, Gentile risponde al “polemico” Gatta: “È a corto di argomentazioni tecniche”

L'Europarlamentare rigetta le accuse del consigliere regionale e contrattacca: "Condivida la proposta del comitato viestano che chiede la realizzazione di un ospedale di territorio, senza farsi prendere dal miraggio di un consenso elettorale"

Arriva pronta la risposta di Elena Gentile alle punzecchiature del del vicepresidente del consiglio regionale Giandiego Gatta, che ha accusato l’ex assessore regionale e il presidente Emiliano di rimbalzarsi le responsabilità sul piano di Riordino e la riconversione dei Punti di Primo Intervento, in primis quello di Vieste.

“Nell'imminenza della Pasqua, il vicepresidente del consiglio regionale pugliese prende finalmente posizione sulla sanità viestana. Senza molta convinzione e a corto di argomentazioni tecniche, privilegia la polemica contro il PD e preferisce sorvolare sulla proposta che potrebbe costituire una risposta alla evidente sciatteria del Piano di riordino tutto incentrato sul taglio della spesa e non sulla legittima domanda di infrastrutture che si leva da quel territorio”, la risposta della Gentile.

L’europarlamentare rilancia: “Si rilegga il D.M 70/2015 e condivida la proposta del comitato viestano che chiede (così come previsto) la realizzazione di un Ospedale di territorio. Lo faccia, senza farsi prendere dal miraggio di un modesto consenso elettorale”.

Infine la stoccata che coinvolge anche l’amministrazione comunale: “Chieda al Sindaco di schierarsi con i suoi concittadini a cui deve risposte di governo. Dalla Sanità alle infrastrutture portuali. E lo faccia subito, chiedendogli, al suo ritorno dai festeggiamenti alla BIT di Milano di confrontarsi a viso aperto con i cittadini e con gli operatori del settore. Per chiedere ad Emiliano risposte e non ‘incredibili rassicurazioni’".

Questa la controrisposta di Gatta: “L’ex assessore Gentile, forse troppo presa dal tour de force per le primarie del suo partito, non ha avuto il tempo per leggere le carte del Consiglio regionale: avrebbe appreso che sono stato il primo, il 16 gennaio 2017, a sollevare il problema del Punto di Primo Intervento di Vieste in via ufficiale, con una interrogazione rivolta al presidente Emiliano.

Si sarebbe risparmiata una replica inutile, in preda ad un moto di arrogante supponenza, e non sarebbe incorsa nell’errore di ascrivere al sottoscritto la carenza di argomentazioni tecniche, argomentazioni, cioè,  di cui l'ex assessore alla Salute sarebbe in possesso. Peccato che con cotanto sapere la Sanità sia agonizzante e che le sue scelte e le sue visioni, quelle stesse cioè che hanno portato a chiusure di ospedali ed allo sfascio del sistema sanitario, siano contestate dagli uomini del suo stesso partito al governo della Regione.

Mi spiace di avere urtato, con un intervento certamente critico ma non scomposto, la suscettibilità dell'europarlamentare del Partito Democratico. La risposta dell’ex assessore regionale, responsabile dell’assessorato alla Salute negli anni del governo Vendola, la dice lunga sul nervosismo che regna per quanto sta accadendo in casa Pd, partito a cui i pugliesi devono lo sfascio del servizio sanitario in tutta la Puglia. Ad ogni modo raccolgo volentieri l'invito della Gentile a sollecitare il governatore Emiliano, candidato alla segreteria nazionale del suo stesso partito, a dare risposte serie e non "incredibili rassicurazioni" in merito alla situazione del servizio a Vieste e in tutta la Capitanata”.

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