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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Verso una "nuova" città, ma Landella copia-incolla da Jesi e Brescia

Marasco: "Landella si scusi con la città e con la minoranza". Il documento delle linee programmatiche si intitola come quello di Jesi: "Verso una nuova città"

Continua a far discutere il caso (anticipato dal Corriere del Mezzogiorno in un articolo di Antonella Caruso) della linee programmatiche approvate il 27 marzo scorso, ma che il Comune di Foggia ha copia-incollato da Jesi e Brescia, quest'ultima, peraltro, città guidata da un'amministrazione di centrosinistra. Programma di mandato che s'intitola esattamente come quello del Comune di Jesi 2012-2017: "Verso una "nuova" città". 

Per capire di cosa stiamo parlando, digitate su google.it "programma di mandato Jesi", cliccate sulla pagina e aprite il documento allegato. Poi andate sull'albo pretorio on line del comune di Foggia e mettete le due cose a confonto. Nulla di più ineccepibile. Foggia come Jesi. E non finisce qui, identica cosa si potrebbe fare mettendo a confronto il capitolo "Premessa" delle linee di mandato 2013-2018 di Brescia e lo stesso del programma di mandato del Comune di Foggia 2014-2019: "Ripensare Brescia è oggi un vero imperativo...", quindi, "Ripensare Foggia è oggi un vero imperativo...". E poi ancora "La città soffre. L’immobilità amministrativa degli ultimi cinque anni ha aumentato la percezione di un futuro incerto. Noi ci impegnamo per fare di Brescia una città solidale, più bella e più giusta". A questa frase è bastato sostituire la parola Brescia con Foggia.

Chi sostiene di essersi accorto "del pedissequo copia e incolla dal Comune di Brescia e di avere taciuto, sperando che in Aula il misfatto potesse essere corretto, evitando a Foggia una vergogna nazionale" è Augusto Marasco, che si rivolge a Landella chiedendogli di scusarsi "con la città e con la minoranza che gli ha chiesto, fin dai suoi primi, discutibili atti, di presentare le Linee programmatiche di mandato e revochi immediatamente la delibera di Giunta che approva un falso umiliante per tutti".

Il primo cittadino e la sua Giunta sorpresi a scopiazzare e a copiare, l'atto fondamentale "su cui - come sottolineato dal capogruppo in Consiglio comunale de 'Il pane e le rose' - "si radica la sua autorevolezza e la sua responsabilità".

L'esponente di centrosinistra ha precisato: "Mi ero accorto di questa autentica vergogna sin da lunedì 30 marzo quando le Linee sono state presentate in modo incerto dal sindaco alla Conferenza dei Capigruppo, affinché ne fosse calendarizzata la discussione in Aula. Non si tratta di fare i maestrini con la penna rosso-blu, né di cogliere il lato comico: questo atto significa l’assoluta mancanza di rispetto anzitutto verso il proprio ruolo pubblico. All’inizio non ci volevo credere, anche perché speravo fosse stata accolta con particolare attenzione la sfida che ho lanciato da subito a questa Amministrazione, chiedendo che presentasse le linee di mandato in modo da consentire il controllo pieno del Consiglio comunale e della città, come si richiede a un moderno dialogo tra amministratori e amministrati".

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