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Scheda elettorale, Landella 'accetta' la linea Lega: "Importante è unità contro centrosinistra e cinquestelle"

Il sindaco di Foggia e candidato alle primarie in quota Forza Italia dice la sua sulla querelle in corso circa il posizionamento del simbolo. "Questione di forma, non di sostanza"

“Le elezioni primarie nella coalizione di centrodestra sono e devono essere un momento di democrazia e partecipazione, non un elemento per creare divisioni e distanze. Siamo chiamati a proporre al popolo del centrodestra la nostra offerta politica, nel rispetto delle sensibilità di ciascuno. Ed il popolo del centrodestra deve essere messo nelle condizioni di potersi esprimere in tutta serenità, perché il passaggio del prossimo 24 febbraio sia per davvero un passaggio in cui l’unità diventa valore fondamentale e decisivo per affrontare le amministrative di maggio". Così il sindaco di Foggia e candidato alle primarie del centrodestra in quota Forza Italia, Franco Landella, dice la sua circa la 'disputa' in corso sulla collocazione del simbolo dei partiti sulla scheda elettorale. Ancora ieri una fumata nera. Landella chiarisce la sua posizione, 'accettando' la linea Lega.

"La querelle circa la presenza dei simboli di partito sulla scheda elettorale corre il rischio di farci perdere di vista proprio il senso della consultazione che i partiti della coalizione di centrodestra hanno voluto, non soltanto a Foggia, e alla quale, nella consapevolezza dell’importanza della coesione politica, ho scelto con senso di responsabilità di partecipare, nell’ottica di far fare un passo in avanti alla nostra alleanza. 
Comprendo le ragioni che si stanno confrontando e nutro grande rispetto per tutte le opinioni in campo. Ma, come dicevo prima, resto convinto che il nostro sforzo in questa fase debba essere orientato esclusivamente a valorizzare l’unità della coalizione. E lo dico da uomo di partito che non ha mai cambiato compagine politica, che ha sempre creduto nel valore della bandiera di Forza Italia e che nel corso della sua attività ha fatto della coerenza un fattore determinante ed un convincimento profondo. Dunque credo che la soluzione migliore, in questo contesto, sia quella di permettere la presenza sulla scheda elettorale dei simboli dei partiti di riferimento dei tre candidati – richiesta formulata dalla Lega – benché penso non sia un passaggio fondamentale, dal momento che tutti i tre candidati sono, sin dall’inizio, quelli di un’unica coalizione.

Penso quindi che sarebbe sbagliato impuntarsi su una questione che, in fin dei conti, è di forma e non di sostanza, poiché dal 25 febbraio ogni candidato ed ogni partito farà parte di un unico schieramento e combatterà la battaglia elettorale fianco a fianco contro i nostri veri avversari, che sono da un lato il centrosinistra, il cui disastro amministrativo è ancora purtroppo sotto gli occhi di tutti, e dall’altro l’incapacità del Movimento 5 Stelle. Il nostro compito è quello di difendere la vittoria conseguita insieme cinque anni fa ed il patrimonio rappresentato dal buongoverno del centrodestra, che le recenti elezioni regionali in Abruzzo hanno confermato. 
Per quello che mi riguarda, in definitiva, credo che la questione relativa ai simboli possa essere superata senza attardarci in una disputa che rischia soltanto di trasferire al nostro popolo e alla nostra comunità un’idea di contrapposizione sbagliata ed inesistente. Luigi Miranda, Leonardo Iaccarino e Franco Landella fanno parte della stessa coalizione. Tutti partiti e le sigle che condividono con noi questo percorso rappresentano il centrodestra. Ed è questo l’unico dato politico che abbiamo il dovere di rivendicare e per il quale dobbiamo lavorare assieme nell’interesse di Foggia” conclude.

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