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"La morte del Foggia voluta dalla politica del pallone". L'attacco di Miranda: "Occorrono prese di posizioni forti e autorevoli"

Il commento del presidente del Consiglio Comunale. "È davvero inammissibile che una ristretta cerchia di componenti di quel Direttivo possano aver decretato il destino del Foggia Calcio"

“L’ingiusta decisione con la quale ieri il Direttivo della Lega di Serie B ha confermato la retrocessione del Foggia, impedendo al club rossonero la disputa del play-out che la retrocessione all’ultimo posto del Palermo aveva improvvisamente reso possibile, rimette in discussione la credibilità del calcio italiano.

Ieri la politica del pallone - continua Miranda - ha decretato la morte del Foggia. Si tratta di un atto assolutamente discutibile e che, tra l’altro, pare non trovi riscontro nei regolamenti vigenti, posto in essere da chi dovrebbe tutelare i diritti dei club, anziché calpestarli come invece è accaduto nel caso del Foggia Calcio. È davvero inammissibile - rimarca con forza Miranda - che una ristretta cerchia di componenti di quel Direttivo possano aver decretato il destino del Foggia Calcio. Non c’è allora tempo da perdere. Occorrono prese di posizione immediate, forti ed autorevoli. In attesa che venerdì prossimo giunga il pronunciamento del Collegio di Garanzia in merito alla richiesta di riduzione della penalizzazione, deve essere la politica a scendere in campo. Perché è la politica del pallone che sta provando ad affossare il Foggia. Figc, Coni e Governo - conclude Miranda - sono chiamati in questa fase a fare la loro parte per neutralizzare un tentativo subdolo di svilire gli enormi sacrifici di una proprietà e di una comunità che in quella maglia continua ad intravedere un indissolubile senso di appartenenza”. 

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