rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Pippo Cavaliere accende i fari sul Piano Sociale di Zona: "Subito commissione consiliare per verificare la gestione dei fondi"

Il ruolo dell'organismo? "Accertare che ogni euro sia speso per fronteggiare le sacche del bisogno, che non passi attraverso la discrezionalità o, peggio ancora, il malcelato interesse personale di chicchessia"

Piano Sociale di Zona. Pippo Cavaliere: "Necessario istituire un’apposita commissione consiliare per chiarire i meccanismi di gestione dei fondi destinati a contrastare il disagio sociale".

"Avverto il dovere ed insieme la necessità di esprimere il più vivo apprezzamento per l’iniziativa meritoria, davvero lodevole, denominata “Foggia Children”, portata avanti e condivisa da soggetti pubblici e privati, guidata dal comitato provinciale dell’Arci di Foggia.

Un progetto che ha l’ambizione di approfondire la conoscenza delle povertà educative e di affrontare le problematiche connesse alla cogente emergenza sociale presente nella nostra Città. Anche in questo caso, il terzo settore si è attivato per supplire alle carenze di enti ed istituzioni a cui spetta dare risposte a bisogni espressi con sempre maggiore intensità e drammaticità da un numero crescente di persone".

Così il candidato sindaco non eletto, Pippo Cavaliere, che sottilinea l'importanza di "una riflessione che impone di tornare su una questione oggetto di forti polemiche nella recente campagna elettorale e che riguarda le modalità di gestione delle risorse del Piano Sociale di Zona e, più in generale, dei fondi destinati a fronteggiare le gravi emergenze sociali presenti in Città. Come si ricorderà - continua - in piena campagna elettorale, fu adottato un atto per assegnare, senza alcuna procedura di evidenza pubblica, fondi ad alcune associazioni, una delle quali è risultata gestita anche dal figlio di un assessore e nella cui sede operava un comitato elettorale a sostegno del sindaco Landella e del medesimo assessore".

"Vero è che quell’atto venne prontamente revocato dal sindaco dopo che fu portato all’attenzione della pubblica opinione, ma ciò non toglie che quella vicenda costituisce la prova più eloquente della validità delle risultanze dello studio elaborato dal professor Cottarelli, della Cattolica di Milano, che colloca Foggia all’ultimo posto nella classifica sull’efficienza ed il rendimento della spesa per i servizi al cittadino. Nella sostanza, quando risorse pubbliche destinate a soddisfare esigenze sociali s'intrecciano con azioni mirate a tutelare o agevolare interessi personali, il risultato di questa azione non potrà che essere negativo".

"Chiusa la campagna elettorale, è necessario impegnarsi a sovvertire gli esiti dello studio Cottarelli, partendo dall'analisi delle cause che hanno impedito di mettere a frutto con coerenza ed efficienza i milioni di euro destinati alla spesa sociale nella città Foggia e che non hanno prodotto i risultati attesi. C’è, inoltre, l’esigenza di verificare i meccanismi e gli esiti di una gestione a volte opaca che ha suscitato più di un dubbio e di un sospetto tra gli operatori del settore e che, in diverse circostanze, ha dato la sensazione di operare al limite della legittimità e, talvolta, della liceità, con particolare riferimento ai criteri posti a base della concessione dei benefici economici".

"Queste riflessioni conducono alla necessità di promuovere, spinti da spirito propositivo, la costituzione di un’apposita commissione consiliare, nel puntuale rispetto delle modalità previste dallo Statuto, affinché si faccia chiarezza sulla gestione del Piano Sociale di Zona, illuminando le zone d'ombra e fugando ogni dubbio o sospetto. Accertare, dunque, che ogni euro sia stato speso per fronteggiare le sacche del bisogno e che non sia passato attraverso la discrezionalità o, peggio ancora, il malcelato interesse personale di chicchessia. La proposta non deve assolutamente essere intesa come la volontà di avviare processi a chicchessia, ma come la risposta istituzionale al dovere morale e politico di agire con trasparenza e nell'esclusivo interesse e nel rispetto di chi avrebbe potuto beneficiare di quelle provvidenze e che invece non ha trovato ascolto. Avanzo questa proposta - conclude - consapevole del ruolo istituzionale di consigliere comunale di minoranza e della necessità di collaborare, pur dai banchi dell'opposizione, a migliorare l'amministrazione dei beni comuni e dei fondi pubblici".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pippo Cavaliere accende i fari sul Piano Sociale di Zona: "Subito commissione consiliare per verificare la gestione dei fondi"

FoggiaToday è in caricamento