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Salva Città, Sottile e De Vito: “Pochi eletti decidono il futuro di Foggia”

I consiglieri comunali del MeP: "E' mancato un confronto tra i gruppi consiliari di maggioranza e un coinvolgimento dei cittadini"

“Quali soldi destinare ai servizi, quali tasse chiedere ai cittadini e quali tagli operare nei prossimi dieci anni”? Lo chiedono i consiglieri comunali Claudio Sottile e Francesco Paolo De Vito in merito all’approvazione del Consiglio comunale del Piano ‘Salva Città’ avvenuto lo scorso 21 dicembre, che ha visto il voto di astensione degli esponenti del Mep, in attesa di conoscere nei dettagli il piano di rientro che sarà sottoposto al Consiglio Comunale fra poco più di due settimane.

La stesura di tale piano – a detta dei due consiglieri foggiani - non sfuggirebbe “al vizio di quest’amministrazione, che riserva esclusivamente a pochi “eletti”, ma spesso non eletti dai cittadini (eccetto il sindaco), le decisioni in merito al futuro della nostra città”. E – aggiungono “per attribuirsi meriti in caso di risultati positivi e per scaricare sugli organi politici colpe di eventuali insuccessi, cavalcando strumentalmente una stucchevole e sterile ondata qualunquista di antipolitica, dimenticando surrettiziamente che colpe e meriti (in caso ce ne siano) andrebbero almeno divisi tra tutti gli attori istituzionali, secondo i ruoli e le responsabilità”.

“Decisioni e conseguente gestione” che sarebbe stata riservata a pochi, come sarebbe avvenuto sul fronte dell’emergenza rifiuti, di cui siamo, gli esponenti del Mep, sostengono di essere stati informati “solo da due conferenze stampa, ma vicenda ancora con degli aspetti da chiarire in particolare sul versante finanziario dei costi che la città dovrà assumersi per la gestione del sistema rifiuti. A quanto pare dalla metodologia finora seguita, il Consiglio comunale e i suoi organi saranno chiamati semplicemente a ratificare, ed anche con scarsissimo tempo di approfondimento, tali decisioni tecniche o oligarchiche senza uno straccio di discussione politica”.

Per De Vito e Sottile è mancato un confronto tra i gruppi consiliari di maggioranza, tra tutti i consiglieri comunali attraverso gli organi consiliari delle commissioni e un coinvolgimento dei cittadini attraverso forme di consultazione con le associazioni, con i movimenti dei consumatori e con le circoscrizioni cittadine: “Il piano che tra breve dovrà essere votato dal Consiglio comunale ipotecherà e condizionerà le prossime Amministrazioni con ricadute sui cittadini foggiani per i prossimi dieci anni.

Parafrasando un antico slogan pubblicitario, noi “a scatola chiusa compriamo solo Arrigoni” e pertanto non voteremo nessun atto che ci sarà presentato solo per essere ratificato ma siamo disponibili, in quanto eletti nel centrosinistra e per non aver fatto mai mancare il nostro voto agli obiettivi di risanamento dell’Ente, al confronto, ma solo sulla premessa di un reale coinvolgimento, nostro e dei cittadini, nei tempi opportuni prima della scadenza consiliare” concludono”.

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