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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Notte Arcobaleno, i GD rispondono a FN: “Il ridicolo mescolato al più cupo razzismo”

Da Domenico Caputo e Milena Scarale una lunga lettera in replica alla missiva inviata da Forza Nuova al sindaco di Peschici, in merito alla notte-evento organizzata per promuovere un dialogo sui diritti degli omosessuali

Una lunga lettera tesa a smontare – paragrafo dopo paragrafo – la missiva inviata ieri, dai militanti di Forza Nuova, al sindaco di Peschici e alla stampa, in merito alla “Notte Arcobaleno” organizzata nella cittadina garganica per promuovere un dialogo e un confronto sui diritti e sulle tutele degli omosessuali.

La replica arriva, puntuale, dai Giovani Democratici di Capitanata che non si capacitano di come, “esista ancora gente che nel 2013 si diverte ad etichettare i propri simili in base al sesso, al colore della pelle o all'orientamento sessuale”. “Leggendo i giornali locali – si legge nella nota - siamo venuti a conoscenza dell'ennesimo episodio di omofobia da parte dei dirigenti locali di FN, i quali attaccano il sindaco e l'amministrazione comunale di Peschici per aver concesso il patrocinio e aver contribuito economicamente alla realizzazione dell'evento "Notte Arcobaleno", evento che si prefigge il nobile obiettivo di abbattere i tabù che circondano il mondo omosessuale e aprire la nostra meravigliosa terra alla tolleranza e al rispetto non solo nei confronti dei gay ma anche e soprattutto verso chiunque sembri diverso solo perché non rispetta quelli che sono gli schemi imposti dalla società, nonché di richiamare centinaia se non migliaia di turisti che nella notte tra il 29 e il 30 luglio hanno riempito le strade della cittadina garganica”.

Per Domenico Caputo e Milena Scarale, che firmano a quattro mani la replica, i toni e le parole con cui FN attacca l'amministrazione comunale toccano, per certi aspetti, “le soglie del ridicolo mescolato al più cupo razzismo”. “L'unica cosa di aberrante è il riconfermato pensiero omofobo dei militanti di FN. Prima affermano che in Italia, secondo loro, gli omosessuali non sono perseguitati da leggi e che i diritti fondamentali non sono loro preclusi, poi si contraddicono dicendo che ‘questa gente’ vuole essere equiparata alle normali famiglie e quindi a tutti i cittadini italiani. Parlano di fantomatiche ‘lobby gay’ che attentano alle famiglie etero italiane cimentandosi in un percorso senza senso che sfocia nelle procreazioni assistite passando dalle adozioni gay; affermano che una famiglia gay non è una famiglia ‘normale’ per il semplice motivo che quest'ultima non può procreare e mettono in discussione l'educazione che un genitore gay può dare ad un bimbo”.

Ancora, si legge nella lettera, attaccano i parlamentari più sensibili perché a settembre, attraverso l'approvazione di una legge contro l'omofobia, tenteranno di rendere questo Paese più civile e, cosa più grave e grottesca, affermano che chi manifesta la propria omofobia ‘esprime un civilissimo dissenso’ prendendo le difese di quei mostri che in questi anni hanno attaccato violentemente, a volte arrivando anche all'omicidio, chi aveva un orientamento sessuale diverso dal proprio. Noi Giovani Democratici di Capitanata vogliamo prendere le distanze da queste affermazioni e da questo modo di fare politica: il lupo si può anche vestire da pecora, ma sempre lupo rimane”.

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