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Ataf e Amgas: habemus nomine. Forzisti ed NCD delusi. Mongelli: “Vergogna”

Sono stati firmati i decreti di nomina dei CdA delle partecipate al Comune di Foggia. Nicola Cardinale presidente Amgas, l'Ataf a Raffaele Ferrantino. Di Giuseppe: "Valuteremo il da farsi"

Archiviata definitivamente la stagione degli amministratori unici nelle aziende ex municipalizzate del Comune di Foggia. Come trapelato ieri, infatti, puntuali questa mattina sono giunte le nomine dei nuovi CdA di Ataf ed Amgas e delle partecipate di quest'ultima, Amgas Blu e Amservice. Nominati anche i due consiglieri del CdA di Amiu Puglia. 12 in tutto i decreti firmati dal primo cittadino che ricalcano, in larga parte, le voci circolate nelle ultime settimane ed i nominativi contenuti nell'elenco delle "disponibilità" pervenuto sulla scrivania di Landella.

AMGAS. A dirigere l'azienda di energia di via Manfredi un tarquiniano doc come Nicola Cardinale, ex dirigente degli Ospedali Riuniti oggi in pensione, che va a sostituire l'AU Massimo Russo voluto dall'ex sindaco Gianni Mongelli. Suo vice il bancario Daniele Mobilia, già candidato nella lista di Landella, Destinazione Comune; chiude la triade Mariolina Santovito, segretaria organizzativa della Puglia Prima di tutto e braccio destro del consigliere comunale Lucio Ventura.

ATAF. Archiviato il nome più quotato, l'ex consigliere PSI Giulio Scapato impossibilitato dalla legge  (per il momento) a ricoprire incarichi in enti comunali, la "mediazione", trapela, avrebbe condotto ad un uomo al socialista molto gradito, Raffaele Ferrantino, avvocato cassazionista, sindacalista vicino alla Cgil, ex Federconsumatori. Quindi il vicepresidente Riccardo Pagliara, figlio d'arte (il padre Pietro è stata presidente del collegi sindacale di Ataf), ritenuto vicino a Landella, e la "tarquiniana" Claudia Lioia, consigliere, moglie dell'avvocato Michele Curtotti.

AMIU. Nel CdA di Amiu Puglia, in qualità di consiglieri, vanno invece Lucia Lambresa, che al ballottaggio si schierò col sindaco Landella offrendogli il suo contributo elettorale, e Francesco Borgese, commercialista, di marca del sindaco, anche in questo caso.

Nominati anche i CdA delle derivate di Amgas: per Amgas Blu, via Danilo Santoro, arriva Antonio Cristiantielli, NCD, vicino a Di Giuseppe, candidatosi alle comunali senza successo. Per Amservice srl, vicepresidente Lia Siani, vicina a Tarquinio, l'avvocato Antonio Bove, forzista vicino al gruppo di Consalvo di Pasqua presidente e Antonello di Paola, consigliere di marca landelliana.

La geografia delle nomine, a ben guardare, pare aver seguito una linea politica a metà strada tra il manuale Cencelli ed il tentativo del primo cittadino di dare comunque la sua impronta se è vero che numerosi sono i nominativi che farebbero capo a lui direttamente mentre mal di pancia si elevano già nella parte più intransigente di Forza Italia (quella da sempre in pressing sul rimpasto di giunta) e nel Nuovo Centrodestra che nel pomeriggio riunirà il gruppo consiliare per "valutare il da farsi". "Non avevamo mai chiesto Amgas Blu, bensì una presidenza di peso in Ataf o Amgas - commenta Franco Di Giuseppe che si dice deluso e avverte: "Valuteremo nelle prossime ore quale sarà il nostro comportamento".

Sulla scelta di tornare ai CdA piovono critiche, invece, dagli esponenti della passata amministrazione di centrosinistra. Su tutti l'ex sindaco Gianni Mongelli che su Facebook posta un duro commento: " Siamo alla pura lottizzazione politica con le aziende comunali utilizzate come elementi di scambio. Addio alle scelte che hanno dato risultati di grande importanza per Foggia. Siamo tornati indietro nel tempo e nei principi. Vergogna". Oltre alla moltiplicazione dei centri decisionali, infatti, e al ritorno della "politica" nelle aziende, è polemica anche sulla possibilità che il ritorno ai CdA faccia lievitare le spese per i compensi. C'è da dire, tuttavia, che, il primo cittadino è già intervenuto sul punto a fine anno: con atto del sindaco ed in base alla Legge 114, ha previsto una spesa addirittura inferiore all'attuale per gli Au. Il provvedimento vergato, infatti, riduce del 20% l'indennità dell'Au e la spalma sui tre componenti. Mentre Cardinale, secondo le ultime disposizioni della P.A., dovrebbe essere a titolo gratuito essendo in pensione.

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