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102 “dissidenti Udc” annunciano la nascita dell’Unione di Capitanata

La nomina a commissario affidata ad Angelo Cera è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I dissidenti: "Cera è custode di un contenitore vuoto" e "Siamo disgustati dall'atteggiamento di Casini e Cesa"

Hanno rotto gli indugi e nel pomeriggio di ieri, a Palazzo di Città, i “dissidenti” dell’Udc hanno motivato l’uscita dal partito e riferito della costituzione dell’Unione di Capitanata, movimento per il quale è già partito l’iter burocratico.

Sono 102 i firmatari del documento che ha sancito il distacco di amministratori e consiglieri dal partito di Casini, accusato insieme a Cesa di aver ceduto erroneamente troppo potere al parlamentare sammarchese. La nomina di Angelo Cera a commissario è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Pasquale Pellegrino, consigliere provinciale e assessore comunale, insieme all’assessore allo sport Matteo Morlino, a quattro consiglieri comunali e al consigliere provinciale Michele Bonfitto, hanno annunciato fedeltà a Gianni Mongelli a Palazzo di Città e ad Antonio Pepe a Palazzo Dogana. Inoltre hanno ritenuto opportuno precisare che alle prossime elezioni amministrative l’Unione di Capitanata non stringerà alcun accordo con l’Unione di Centro.

L’onorevole Cera è accusato di aver utilizzato ricatti e bugie e di aver approfittato della sua posizione di deputato per imporre la propria leadership. Gli esponenti del nuovo movimento politico, nel quale sembra si sia riconosciuto anche il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, dichiarano di essere disgustati dall’atteggiamento del leader Pierferdinando Casini e ricordano come il parlamentare dell’Udc sia il custode di un contenitore vuoto.
 

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