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I cinquestelle che sognano Bruxelles, dal 'Di Battista del Tavoliere' a Cassitti e Loguercio. Furore: "E' ora di mettermi in gioco"

Ecco coloro che hanno annunciato di aver avanzato la propria candidatura sulla piattaforma Rousseau per misurarsi alle europarlamentarie. Sarà Luigi Di Maio ad esprimere parere vincolante

Il Movimento 5 Stelle foggiano in campo per le elezioni europee. Con il suo volto più rappresentativo. La scommessa dal capoluogo porta il nome di Mario Furore, 30 anni, da 7 attivista grillino, una laurea in Giurisprudenza alla Luiss, nome noto tra i grillini pugliesi. Ieri ha deciso di scendere in campo in vista del 26 maggio. E’ stato lui stesso ad annunciare di aver “cliccato” su Open Candidature per avanzare la propria alle europarlamentarie che si terranno nelle prossime settimane sulla piattaforma Rousseau, e lo ha fatto con un lungo post su Facebook, che sta riscuotendo apprezzamenti trasversali e sovraprovinciali, dalla dirigenza nazionale alla base.

Dopo aver rinunciato al treno “politiche nazionali” per restare accanto alla consigliera regionale Rosa Barone, di cui da quattro anni è collaboratore, Furore ha deciso di dimettersi (come prevede il regolamento in questi casi) e di provare a giocare la sua partita in prima persona. In Europa. E dal suo post si comprende perché.

Colui che è stato ribattezzato il “Di Battista del Tavoliere” (per la vicinanza, anche sui temi, al dirigente nazionale, che però non sarà candidato) sa evidentemente che è l’Europa la scommessa più grande per l’Italia e per i territori, più vicini a Bruxelles di quanto non lo sia Roma. Ed il suo post è già tutto un programma, e restituisce appieno il suo profilo umanitario, spesso e volentieri non in linea con la narrazione leghista, rispetto alla quale Furore non ha mai mancato di far sentire il suo dissenso. Rappresenta l’anima più "pura" del Movimento, quello delle origini, quel contrappeso che oggi manca a livello nazionale e che rischia, se non adeguatamente valorizzato, di consegnare i cinquestelle a Salvini. Furore, con le sue parole, pare ad un tempo lanciare l’allarme e suonare la carica.

E lo si comprende bene quando scrive: “Non pensavo di arrivare a questa scelta, portando avanti questa mia esperienza senza calcoli o altro, ma sento di dare, oggi più che mai, un contributo nuovo al Movimento, con una rappresentanza, responsabilità e incisività diversa”.

“Da attivista – continua- ho condiviso e ricevuto tanto dal M5S, sia in rete che sul territorio: ho portato e ricevuto progetti, suggerimenti, folgorazioni, soluzioni condivise, trovando in questa partecipazione solidale la mia idea di comunità e di politica attiva. Insieme agli altri attivisti ho lavorato sui programmi e tavoli di lavoro. Continuo a farlo ogni giorno”.

“Un anno fa ho rinunciato a correre per il Parlamento, una scelta che salì addirittura agli onori della cronaca locale, poiché con tutta probabilità mi avrebbe visto in questo momento nelle fila di Montecitorio vista l’ondata del Movimento del 4 Marzo: mi chiedo spesso come sarebbe stata la mia vita politica se avessi detto si, ma non ho rimorsi, fu una scelta per nulla sofferta soprattutto per chi come me concepisce la politica come mero spirito di servizio, ma soprattutto fu una scelta fatta col cuore, perché sentivo in quel momento preciso, per varie ragioni, che dovevo rimanere fermo al mio posto al fianco di Rosa. E dubito che tanti che amano straparlare avrebbero fatto lo stesso”.

“Al momento invece credo che rimanere fermi non serva più, e forse mi metto in gioco anche in un momento che richiede più forza e coraggio, ma anche determinazione”.

Quindi il programma: “Politiche sociali, battaglie contro la marginalità, strenua difesa economica e sociale del Sud, le mie priorità. “Nessuno deve rimanere indietro” è il motto che mi fece innamorare del Movimento Cinquestelle e che faccio mio”.

Foggia, insomma, lancia la sfida, anche agli europarlamentari uscenti pugliesi, che avranno una marcia in più nella valutazione nazionale. Non c'è solo Furore. Hanno proposto la loro autocandidatura dalla Capitanata anche Maria Cassitti e Matteo Loguercio. La prima, donna impegnata, con una forte personalità, affida alla sua pagina Facebook questo messaggio: “Giorni fa ho dato la mia disponibilità alla candidatura per partecipare alle europarlamentarie online del M5S, che a breve selezioneranno i candidati per le Europee di maggio. Chi mi conosce sa benissimo che l'onestà e la trasparenza sono i valori che mi contraddistinguono. A buon intenditore poche parole. A prescindere da tutto #iostoconilM5S”. Quindi Loguercio da Cerignola. Questi quelli venuti “allo scoperto”, che hanno scelto di farlo sapere.

Il prossimo step ora è la selezione dei cv da parte del capo politico, Luigi Di Maio, sentito il Garante, che sceglierà i profili più confacenti alle regole per le europarlamentarie (che uniscono stavolta competenze didattiche a contenuti curriculari, ad attività politica svolta nei cinquestelle), quindi la votazione online, che avverrà in due turni: il primo su base regionale, che sceglierà dieci candidati; il secondo tra tutti i 10 delle regioni afferenti al collegio meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia). Su 60, 17 coloro che la spunteranno. La lista dovrà rispettare le quote di genere al 50%. A Di Maio anche la facoltà di scegliere il capolista; proposta che dovrà essere ratificata dagli iscritti della specifica circoscrizione.

La Capitanata cinquestelle non ha uscenti "europei". Questa potrebbe essere la prima volta per Foggia.

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