“Vieni di nuovo in studio sempre che tu non venga espulso”. Con queste parole ieri pomeriggio Barbara D’Urso aveva salutato Matteo De Vita, il contestatissimo attivista foggiano del Movimento 5 Stelle ospite della conduttrice napoletana a “Pomeriggio 5”. Iscritto al meetup di San Giovanni Rotondo dal 24 febbraio, durante e al termine della trasmissione andata in onda il 6 marzo, De Vita è stato vittima di un linciaggio mediatico e oggetto di una lettera ufficiale pubblicata sul blog di Beppe Grillo: “Il signor De Vita, che non rappresenta nessuno se non sé stesso, oltre a sfoggiare un arroganza fuori dal comune, si arroga il diritto di parlare a nome di un movimento al quale non appartiene se non virtualmente, dopo essersi iscritto alla semplice piattaforma MeetUp il giorno delle elezioni politiche 2013”.

Sconfessato, bocciato, castigato e rimandato dai grillini, De Vita non ha mollato la presa, ha chiesto scusa per i toni utilizzati durante il suo collegamento da Bari, ma questo pomeriggio è ugualmente tornato dalla D’Urso per fare chiarezza. Purtroppo per lui non è stato semplice difendersi dall’attacco di Jacopo Fo: “State dando spazio a un mitomane che si spaccia del M5S, che sta parlando con un linguaggio assurdo per sputtanare…., che si è inventato tutto, ma che non ha nessun rapporto con il Movimento. E’ un signore che sta delirando”.

La risposta del grillino sangiovannese non si è fatta attendere: “Lei si deve vergognare”. Lo stesso ha ribadito di essere un attivista e di aver creato un meetup per sapere quale sarà il rapporto del Movimento 5 Stelle con i 2 milioni di elettori che non sanno utilizzare il computer. Non pago delle sue dichiarazioni, il ragazzo della città di San Pio non ha risparmiato critiche al Movimento: “Non vogliamo cittadini di serie a e di serie b, gli eletti in Parlamento devono andare in Tv. Tutti devono confrontarsi con l’opinione pubblica e non solo due persone”.

Intanto sulla rete qualcuno fa sapere che è stato già diffidato e che abbia i giorni contati.