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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Manfredonia

La Corte dei Conti lancia l'allarme, Manfredonia è a rischio dissesto: "La situazione è peggiorata"

Impietoso il nuovo monitoraggio della magistratura contabile. Situazione peggiorata e obiettivo finale molto lontano e difficilmente raggiungibile. La faccenda di Gestione Tributi finisce all'Anac. M5S: "Vergognatevi"

“Questa Sezione ritiene prioritario ed indispensabile evitare un ulteriore aggravarsi della situazione finanziaria del Comune di Manfredonia. Pertanto, l’accertamento del mancato rispetto degli obiettivi fissati dal piano di rientro per la fine dell’esercizio 2018, attestando il perdurare dell’inadempimento dell’ente rispetto agli obblighi assunti, potrà determinare l’applicazione nei confronti dell’ente delle misure previste dall’art.6 comma 2 del D.Lgs. 149/2011”. Vale a dire il dissesto. Anche perché “L’omesso o tardivo ricorso alla procedura di riequilibrio oppure alla dichiarazione di dissesto eventualmente dovuti può arrecare ulteriore detrimento allo stato economico-finanziario di un ente già gravemente compromesso”. E’ la conclusione, impietosa, della relazione della Corte dei Conti all’esito del monitoraggio delle casse del Comune sipontino sul primo semestre 2018.

Il documento, a firma del magistrato relatore Sciancalepore, è stato depositato il 28 settembre scorso e riguarda il piano di rientro 2017/2019 a cui è sottoposta l’amministrazione a guida Pd di Angelo Riccardi, “approvato da questa Corte – ricordano i giudici- non senza osservazioni e riserve”. Che evidentemente trovano fondamento nell’andamento dei monitoraggi. L’azione di risanamento, infatti, da quel che si evince, non andrebbe per niente bene e magistrati tornano ad evocare lo spettro del dissesto. “I dati riferiti al secondo monitoraggio – scrive Sciancalepore- hanno confermato le gravi difficoltà incontrate dall’ente già in sede di primo monitoraggio. Al termine del primo semestre dell’esercizio 2018, infatti, come indicato, la situazione di cassa risulta sensibilmente peggiore di quella prevista nel piano di rientro e di quella effettiva riscontrata precedentemente. La carenza di liquidità ammonta ad euro 13.578.638,09 anziché a 7.267.590,06. L’obiettivo previsto risulta, dunque, molto lontano e la carenza di cassa risulta sensibilmente peggiore di quella attesa (+ 86,84% rispetto alle previsioni). Molta preoccupazione – si legge ancora- desta la circostanza che il dato rilevato per il semestre in esame si presenta nettamente peggiore di quelli precedentemente individuati. In sostanza, il Comune di Manfredonia non ha finora realizzato gli obiettivi intermedi stabiliti nel piano di rientro e ha ulteriormente peggiorato la già critica situazione iniziale”.

“Le perplessità più volte rappresentate da questa Sezione in merito alla effettiva capacità dell’ente di conseguire l’obiettivo di risanamento auspicato sono, dunque, confermate dai risultati raggiunti nel corso del presente monitoraggio” evidenzia il magistrato, che aggiunge: “Atteso che gli obiettivi intermedi non risultano raggiunti e che, al contrario, il deficit di cassa risulta in sensibile incremento, l’obiettivo finale previsto dal piano appare sempre più difficile da raggiungere. Questa conclusione – sottolinea Sciancalepore- è condivisa anche dai Revisori e dal Dirigente del Servizio finanziario che hanno chiaramente affermato che è “assolutamente problematico e improbabile il raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano di rientro triennale”.

Cosa ostacola il risanamento? Tra le criticità elencate la mancata riscossione delle entrate per impianti fotovoltaici ed eolici, il piano di zona legge 167, i parcheggi a pagamento, i fitti “Polder-Siponto”, l’alienazione dei terreni edificabili e la minore riduzione di varie spese. Pesano anche la presenza di ingenti debiti da pagare (con il rischio di incremento di azioni legali)) e la bassa riscossione delle entrate tributarie riconducibile, almeno in parte, alla insussistenza o inesigibilità di vari residui attivi già evidenziata in passato. “Si ribadisce, pertanto, la necessità di intensificare ed accelerare le procedure di riscossione”. La Corte dei Conti indugia poi sulla situazione della società partecipata Gestione Tributi, che si occupa della riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali. “I revisori, infatti, hanno ribadito quanto già segnalato in precedenza, ovvero che il contratto di servizio è scaduto il 9 dicembre 2016 ed è stato oggetto di diverse proroghe (peraltro solo fino al 31 ottobre 2017). Il Comune di Manfredonia, finora, non risulta aver adottato alcun provvedimento in merito. La suddetta società continua quindi a svolgere il servizio di riscossione in assenza di formale investitura, riscuotendo un aggio che, in assenza di impegno di spesa, rappresenta un debito fuori bilancio”. Sciancalepore fa sapere che questa vicenda è stata trasmessa all’Autorità nazionale anticorruzione.

Ora il consiglio comunale ha 30 giorni di tempo per adottare la pronuncia e trasmetterla alla Corte dei Conti, unitamente agli atti che eventualmente l’amministrazione Riccardi intenderà adottare per invertire un trend assolutamente negativo, che rischia l’anno prossimo di sconfinare nel dissesto finanziario.

Il commento del Movimento 5 Stelle

“Siamo giunti al redde rationem. Le malefatte dell’Amministrazione Riccardi sono chiare, ormai, anche alla Corte dei Conti. Ci chiediamo, però, se la gravità della situazione sia chiara anche ai cittadini di Manfredonia. Se essi abbiano compreso l’enorme mole debitoria in cui questo spregiudicato sindaco, spalleggiato da pavidi assessori e consiglieri, ha fatto sprofondare la città che dice di amare”. E’ questo l’affondo duro del Movimento 5 Stelle. “Tale delibera, che stronca e certifica la palese incapacità dei nostri amministratori, farebbe vergognare chiunque abbia un briciolo di dignità, per i disastri causati dall’ Amministrazione alle casse comunali, con conseguenze per la collettività molto serie".

"Siamo ormai certi - continuano- che questo sarà l’ultimo Natale che l’Amministrazione Riccardi bis, con l’intera coalizione di maggioranza, mangerà il panettone. Non potrà più fare danni alla nostra meravigliosa città che, a breve, tornerà ad essere libera, nella speranza che tutti i cittadini terranno ben impressi i nomi di tutti i responsabili del disastro economico attuale che, lo ripeteremo fino allo sfinimento, ha portato  gravissime conseguenze per l’intera collettività. Lo ricordino il giorno delle prossime amministrative – concludono i consiglieri pentastellati- dando loro il giusto ben servito.”

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