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PD Cerignola, non rispetta i patti e si candida alla Provincia. Sgarro: “Inaccettabile”

Sgarro PD: “Non si può essere parte integrante di una comunità, accettarne e condividerne regole e decisioni, e poi agire secondo il proprio tornaconto”

Il segretario cittadino del Partito Democratico, Tommaso Sgarro, punta il dito contro il collega di partito Luigi Giurato, colpevole a suo dire di non aver rispettato i patti e di aver strappato autonomamente una candidatura al prossimo Consiglio provinciale dalla federazione del partito

TOMMASO SGARRO: "È parso subito chiaro a molti che la legge per le elezioni di secondo livello per il rinnovo  dei Consigli Provinciali, oltre che inutile, sarebbe stata dannosa per l’immagine pubblica dei partiti e della politica più in generale. In assenza del pronunciamento diretto degli elettori non era difficile immaginare che potesse prevalere la tentazione di costruire alleanze larghe, anzi larghissime, con la politica a farla da sfondo, visto che nessuno ha presentato uno straccio di programma politico vero e proprio e avendo come unico obiettivo la vittoria fine a sé stessa.

Per evitare tutto questo avevamo condiviso l’idea di una coalizione e di un progetto politico chiari, con la candidatura alla Presidenza di un sindaco PD di un piccolo Comune della Capitanata, un programma con al centro della sua azione le fragilità dei territori, una coalizione chiaramente a marca centrosinistra. Poche cose, ma precise e alla luce del sole.

L’idea non è risultata maggioritaria. Ne abbiamo preso atto con senso di responsabilità, come è giusto fare in ogni comunità che si rispetti. E per questa ragione, con il consenso unanime dell’intero gruppo consiliare di Cerignola, si è deciso di non candidare nessuno nella lista  PD. A questa decisione con il suo comportamento è venuto meno il consigliere Luigi Giurato, che ha insistito e ottenuto, a titolo strettamente personale, dalla Federazione provinciale la propria candidatura. Tutto questo è inaccettabile. Non si può essere parte integrante di una comunità, accettarne e condividerne regole e decisioni, e poi agire secondo il proprio tornaconto.

È inaccettabile soprattutto in vista del futuro governo di questa città. Noi, l’anno prossimo, vogliamo per davvero che Cerignola abbia un governo degno della sua storia. Per farlo, dovremo tutti attenerci a regole chiare, trasparenti, rispettose delle idee di tutti ma rigorose nella realizzazione delle decisioni democraticamente assunte. Questo faremo, e questo cominciamo a fare a partire da subito, senza eccezioni o debolezze nei confronti di nessuno".

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