rotate-mobile
Politica

Il nemico Bruno avanza: "Occhio agli appalti". Landella in trincea lascia il campo a Cangelli: "Somme urgenze cosa tua"

Controffensiva di Longo: "Comune a rischio legalità". Il consigliere comunale Fratelli d'Italia chiede più trasparenza negli appalti al Comune di Foggia. Replica al vetriolo dell'assessore ai Contratti

Bruno Longo passa al contrattacco. È tornato quello di una volta, in meno di ventiquattro ore. Anestetizzato a lungo, remissivo per quieto vivere, saltati gli schemi riprende le vecchie abitudini: scartabellare le carte e fare le pulci, anche dal ventre della maggioranza. Non ha più nulla da perdere dopo la revoca dell'assessore Claudio Amorese.

I RETROSCENA Sembra ormai acclarato che ci siano solo motivazioni squisitamente personali ed elettorali dietro la defenestrazione del genero. Non ci sarebbe stato alcun pressing di Forza Italia. Sarebbe un'iniziativa del tutto autonoma del sindaco, salvo poi riconoscere l'opportunità di affidare l'incarico a Sonia Ruscillo, la prima dei non eletti del suo partito, in ticket alle passate elezioni Amministrative proprio con l'ex esponente della Destra.

Ormai libero da lacci e lacciuoli, il consigliere Bruno Longo ha protocollato il 6 marzo una missiva datata 29 febbraio, indirizzata al sindaco Franco Landella, al segretario generale Pierluigi Caso, responsabile Anti-Corruzione, e per conoscenza al prefetto di Foggia e al procuratore della Repubblica. La nota è stata condivisa dagli altri consiglieri comunali di Fratelli d'Italia.

LEGALITÀ A RISCHIO In buona sostanza, nella lettera si chiede di rafforzare le misure di trasparenza e di legalità nelle procedure di gara per l'assegnazione di lavori, servizi e forniture così da blindarle dai tentativi di infiltrazione mafiosa. La carenza di personale, soprattutto ai livelli apicali e dirigenziali che hanno il delicato compito di costituire le commissioni di gara ha determinato un "accentramento delle responsabilità su pochissime persone, che presumibilmente ricevono anche forti pressioni dall’esterno" e conseguentemente l'esigenza di nuovi elementi di garanzia. I sottoscrittori considerano apprezzabili e lodevoli, ma non sufficienti, il nuovo Regolamento delle commissioni giudicatrici e il Piano triennale delle assunzioni, approvati lo scorso anno.

Il consigliere comunale Bruno Longo e i colleghi di FdI avanzano tre proposte per "capovolgere l’attuale situazione di rischio-legalità in cui versa il comune di Foggia": interloquire con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero della Funzione Pubblica per sbloccare le assunzioni; coinvolgere Prefettura e Autorità Nazionale Anticorruzione, attraverso un protocollo, per la prestazione di servizi e l'utilizzo di personale con compiti di sorveglianza per vigilare sulle gare; istituire un codice etico ad hoc, con delibera di consiglio comunale, che detti in maniera stringente ed inequivocabile le regole di comportamento della tecnostruttura e dell'Amministrazione.

CANGELLI RISPONDE Non si è fatta attendere la replica, punto per punto, dell'assessore ai Contratti e Appalti Sergio Cangelli. Avverte l'esigenza di premettere che il tema della legalità e della trasparenza non possono costituire terreno di contrapposizione politica. Conferma che il nuovo piano triennale del fabbisogno del personale prevede, in una prima fase, il ricorso a contratti triennali per funzioni dirigenziali e alla trasformazione dei contratti part time in contratti full time e, in una seconda fase, a procedure concorsuali per il reclutamento di personale a tempo indeterminato.

Quanto alle gare, il nuovo Regolamento consente ai dirigenti di altre pubbliche amministrazioni di far parte delle commissioni e le spese sono a carico dei soggetti aggiudicatari.

Ad ulteriore garanzia, dal 2018 il Comune di Foggia obbliga i partecipanti a depositare le offerte tecniche e le offerte economiche in due di distinti momenti.

"Questo Ente, dal 2018, ha concluso circa 150 gare per un affidamento di circa 50 milioni di euro - specifica Cangelli - di cui solo un 10% ha generato contenziosi, dei quali solo due hanno visto l’Ente soccombere".

L'assessore invita i consiglieri, piuttosto, a sollecitare l'Anac affinché individui e proponga nuovi strumenti di garanzia e trasparenza che integrino quelli già adottati dall’Ente, anche attraverso atti generali come linee guida o la istituzione dell’Albo Nazionale dei Commissari di gara. 

Il finale è al vetriolo. "Una cosa è certa: questa Amministrazione non farà mai ricorso alla prassi consolidata delle somme urgenze nell’affidamento dei lavori, che hanno letteralmente prosciugato le risorse economiche del Comune di Foggia, costringendo l’Ente a ricorre al “salva-enti” per scongiurare il dissesto finanziario. Del resto - conclude con l'affondo - questa prassi è nota al consigliere Longo che, durante la sua attività di assessore comunale, a causa di una di queste somme urgenze ha dovuto subire addirittura una condanna a risarcire per oltre cinquecentomila euro una ditta appaltatrice che, oggi, attraverso il suo curatore fallimentare, chiede analoga condanna nei confronti del Comune di Foggia”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il nemico Bruno avanza: "Occhio agli appalti". Landella in trincea lascia il campo a Cangelli: "Somme urgenze cosa tua"

FoggiaToday è in caricamento