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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'ordinanza anti-botti? Liberazione Animale: "Bene, ma si poteva fare meglio..."

Il coordinamento: "L'ordinanza fa' riferimento a categorie di materiale pirotecnico non aggiornate. Ci auguriamo che l'utilizzazione di classificazioni obsolete non vanifichi, di fatto, le attività di controllo"

L’ordinanza sindacale in materia di vendita ed utilizzo di fuochi pirotecnici va bene, ma si può fare di meglio. E’ quanto sostengono dal coordinamento “Liberazione Animale” che, ringraziando il sindaco Landella per l’emissione dell’ordinanza, pone l’attenzione su alcuni aspetti della stessa.

“Ringraziamo il sindaco di Foggia ed apprezziamo che quest’anno l’ordinanza sia stata emessa in tempo utile per informare la popolazione e per facilitare il lavoro delle forze dell’ordine, valutando altresì positivamente il divieto di utilizzo di materiale pirotecnico nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e le restrizioni alla vendita ambulante, consci anche dell’impossibilità giuridica per il primo cittadino di spingersi oltre”, spiegano.

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“Tuttavia, ci sembra doveroso far rilevare come l’ordinanza faccia riferimento a categorie di materiale pirotecnico non aggiornate, in quanto contenute nella normativa di cui al T. U. delle Leggi di Pubblica sicurezza e ai decreti legislativi n. 58/2010 e n. 198/2011, senza tener conto dell’entrata in vigore, il 13 agosto 2015, del decreto legislativo n. 123, che, recependo la normativa comunitaria in materia, ha, tra l’altro, completamente ridisegnato le categorie in cui i fuochi d’artificio vengono classificati”.

Si legge ancora nella nota del coordinamento: “Dato che la normativa impone l’indicazione in etichetta anche della categoria di appartenenza, ci auguriamo che l’utilizzazione di classificazioni obsolete non vanifichi, di fatto, le attività di controllo ed auspichiamo che, per il futuro, sviste simili non abbiano più a che verificarsi".

"Infine - poiché siamo fermamente convinti che una corretta informazione e un’adeguata sensibilizzazione dei cittadini siano imprescindibili per una crescita culturale collettiva - riteniamo che sarebbe stato più efficace non limitarsi ad imporre “dall’alto” dei divieti, ma accompagnare l’ordinanza con una adeguata campagna informativa circa le problematiche relative ai fuochi d’artificio, quale necessaria premessa per raggiungere gli obiettivi, soprattutto a livello di salute pubblica, che l’ordinanza si prefigge”.

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