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Inascoltato per mesi, il deluso Di Fonso torna alla carica e ufficializza: "Addio Salvini, mai più con la Lega"

Attendeva un chiarimento dal partito che lo aveva espulso: mai arrivato. Lunedì ufficializzerà la sua indipendenza. Sguardo ora rivolto ad Emiliano: mister preferenze potrebbe scendere in campo con la civica del presidente

“Lunedì in aula mi dichiarerò indipendente”. Dopo la sospensione (a cui è seguita l’espulsione del partito), il consigliere comunale foggiano Massimiliano Di Fonso attendeva un cenno di chiarimento da parte della Lega. Mister preferenze voleva parlare direttamente con Salvini, e, come lui, altri ‘purgati’ (Antonio Potenza, Alfonso Fiore, Lialiana Iadarola, etc). Tanto più – sosteneva Di Fonso su queste colonne nelle scorse settimane - che la notifica ufficiale dell’espulsione non è mai arrivata. Men che meno il chiarimento. Da qui la decisione di gettare la spugna e dare l’addio ad un partito nel quale era entrato solo pochi mesi fa, alla vigilia delle elezioni comunali. Lunedì in aula dovrebbe esserci l’ufficialità. Iadarola lo ha preceduto, Fiore resta in campana. “Non è un partito, è il comitato di potere di Ursitti. Antonio Vigiano ha provato anche a mediare ma credo che sia entrato anche lui in quell'orbita, non c'è da aspettarsi nulla dal segretario cittadino” continua ad accusare Di Fonso, che ha tentato anche di organizzare la Pontida foggiana (sabotata però dalla siccità). E lo sguardo è già rivolto alle prossime regionali, in quota Emiliano si mormora. Da un versante all’altro. Lui frena: “Per il momento sto fermo, è giusto così, sono deluso, mi aspettavo un partito diverso, realmente al servizio dei cittadini e non di pochi. Vedasi anche i giovani, che se ne stanno andando in massa” accusa Di Fonso.

La riorganizzazione targata D’Eramo/Casanova ha lasciato sul campo molti scontenti. Anche nel movimento giovanile. Solo ieri la nota con cui si annunciava un’uscita di massa. Oggi i primi smarcamenti. “Ma quale massa, è un gruppetto di persone che, persa la carica, ha mollato” afferma Daniele Cusmai, segretario provinciale e sotto accusa forse più di altri. Come che sia, le fibrillazioni esistono eccome. Il partito è in costruzione. Ma i temi stringono: l’anno prossimo ci sono le elezioni regionali e Fratelli d’Italia ha già lanciato la sfida.

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