rotate-mobile
Politica

"Andiamo tutti a Pontida", la Lega di Foggia prepara i pullman. Vigiano: "Per far sentire la nostra vicinanza a Salvini"

La Lega foggiana pronta a stringersi attorno al suo segretario a Pontida il prossimo 15 settembre. Sulle espulsioni dei tre consiglieri comunali, Vigiano ha parole nette: "Il partito ha fatto bene". E si appresta a nominare la segreteria

“Il 15 settembre tutti al raduno di Pontida per far sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza al nostro Capitano. Contattatemi per info sul pullman che si sta organizzando per Foggia!”. Suona la carica Antonio Vigiano, neo rinominato segretario cittadino della Lega a Foggia. A metà del mese prossimo si terrà il tradizionale raduno leghista nel piccolo comune bergamasco, e la Capitanata ci sarà. Foggia pure. “Spero che il raduno di quest’anno sia ancora più partecipato sì da stringerci tutti attorno al nostro leader” dichiara a Foggiatoday l’avvocato leghista, che fa sapere che il tesseramento è quasi completato (“abbiamo già evaso tutte le schede inviateci da Roma”) e preannuncia una grande partecipazione dauna.

Quindi condividete questa crisi di governo innescata da Salvini?

Non ha fatto altro che aprire il vaso di Pandora e portare a galla le vere intenzioni del Movimento 5 Stelle. Era evidente che il Governo non sarebbe durato tanto, prima o poi la crisi sarebbe stata aperta, magari dai grillini, e gli sviluppi di questi giorni ce ne stanno dando conferma.

Quindi anche lei crede alla tesi complottista?

Assolutamente. Ecco perché ritengo il voto inevitabile.

A proposito di voto, a Foggia non ha fatto in tempo a chiudersi la tornata elettorale che già la Lega è andata in crisi. Anche qui, insomma. Avete perso tre consiglieri comunali. Che dice lei su questo?

Il partito ha fatto bene. Mi consta personalmente che ci si è adoperati in tutti i modi per amalgamare le diverse sensibilità e contemperare le posizioni dei vari consiglieri. Purtroppo non hanno voluto sentire ragioni e il partito ad un certo punto deve fare il partito.

Cacciando tre consiglieri che alla Lega hanno portato oltre tremila voti? Condivide?

Guardi, non stiamo parlando di una lista civica dove ciascuno può lavorare per se stesso. I voti si prendono anche grazie al simbolo di cui ti fregi in campagna elettorale. Non è che sono solo dei consiglieri comunali. Se poi si ha la convinzione che siano proprietà privata, che non vadano messi al servizio del partito, che di soluzioni – voglio ribadirlo- ne ha date, allora la Lega a maggior ragione ha fatto bene a rinunciarvi. Mi sembrano i ragazzini che portano via il pallone quando non vogliono più giocare. Possono trovare spazio altrove.

Di Fonso non la pensa così. Su queste colonne ha lanciato forti accuse alla Lega foggiana e ai dirigenti regionali parlando di “gruppo di potere” che ruota attorno a Raimondo Ursitti: tutto sarebbe stato fatto per preservare il segretario della Fiera.

Il partito ha fatto il partito, poi ognuno è libero di pensarla come crede. Non è un partito di potere. Mi consta personalmente che ci sono state tante interlocuzioni, si è cercato di amalgamarsi con i consiglieri comunali in tutti i modi. Con alcuni si è riusciti, con altri no.

E’ indubbio, tuttavia, che vi sono numerosi malumori, non solo a Foggia. E tutti fanno appello a Salvini attendendo un suo intervento dall’alto.

Posso dire una cosa perché, anche questa, mi consta personalmente. Salvini, in occasione della sua tappa a Peschici, ha avallato tutte le decisioni prese dal suo segretario regionale, Luigi D’Eramo. Quindi i tre consiglieri che pensano che Salvini interverrà a loro favore si sbagliano di grosso. La linea data da Salvini per Foggia era quella di scegliere gli assessori con il metodo dello scorrimento della lista.

Ma non è avvenuto. Ci si è fermati a Paolo La Torre. Raffaella Vacca è un’esterna espressione di Raimondo Ursitti.

Non è così. Il metodo è stato seguito eccome. Appresa l’indisponibilità degli eletti, si è guardato ai non eletti, in ordine di preferenze. E’ entrato il primo dei non eletti, Paolo La Torre, quindi toccava alle donne. Io, secondo degli eletti, avrei potuto indicare Concetta Soragnese, in ticket con me in campagna elettorale, ma come è noto, Soragnese ha declinato. Quindi siamo passati al terzo dei non eletti, Raimondo Ursitti, appunto, che ha scelto il nominativo che ha fatto coppia con lui in campagna elettorale. Tutto molto lineare. C’è un senso in quel che è stato fatto. Io non ho battuto ciglio perché la Lega si serve, non ci si serve. Questo motto lo predichiamo sempre ma non lo attuiamo mai.

E comunque oggi avete solo due consiglieri.

Era molto più facile averne cinque, mi creda. Ma i problemi c’erano e il partito ha agito da partito.

Per quanto tempo pensa che le altre forze politiche, o il sindaco stesso, possano tollerare due assessori per soli due consiglieri?

E perché mai questa domanda? Ricordo che nella scorsa consiliatura Franco Di Giuseppe, quando si andavano a contestare gli assessorati, diceva sempre che bisognava rapportare la composizione giunta al risultato elettorale iniziale delle liste. Il nostro risultato è il 13%, siamo la seconda forza politica. Forse ci potrà essere qualche ingresso nel gruppo consiliare col tempo, ma è un tema che prescinde dagli assessori.

Ci sono già movimenti in tal senso?

No, non vi è alcuna campagna acquisti in corso.

Si è sempre vociferato di Leonardo Di Gioia.

Non ci ho parlato, non lo so. E’ una notizia infondata per quanto mi riguarda.

Ha iniziato a lavorare da segretario?

Sì. Ho iniziato con varie interlocuzioni per rasserenare il clima e amalgamare le varie sensibilità del partito. Devo nominare la segreteria e sto facendo una serie di valutazioni per individuare chi vuole davvero impegnarsi e. In questo partito si parla tanto. Troppo. Ora è tempo di lavorare per la città.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Andiamo tutti a Pontida", la Lega di Foggia prepara i pullman. Vigiano: "Per far sentire la nostra vicinanza a Salvini"

FoggiaToday è in caricamento