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La Lega foggiana riparte da Antonio Vigiano, Bari lo nomina sub-commissario: "Primarie? Sono disponibile"

Il provvedimento è di ieri ed è del segretario regionale Andrea Caroppo, che è anche commissario provinciale. Salviniani indietro sul fronte primarie. Vigiano conferma la sua disponibilità. Raccolta firme per Miranda

Il capogruppo al Comune di Foggia della Lega, Antonio Vigiano, è il nuovo responsabile della segreteria foggiana di Salvini. Il regionale, Andrea Caroppo, lo ha nominato ieri sub-commissario. Un provvedimento che giunge a distanza di due mesi dal commissariamento delle due segreterie leghiste  più importanti, cittadina e provinciale, guidate in precedenza rispettivamente da Gianfranco Fariello e Daniele Cusmai, e l’avocazione a sé delle funzioni da parte di Caroppo.

L’atto segue un malpancismo diffuso nel partito di Salvini nel capoluogo dauno e sul territorio provinciale, dove si denuncia un generale immobilismo sulle questioni politiche da parte della Lega. Prima fra tutte la “cavalcata” verso le elezioni comunali foggiane, ridottasi al momento ad un lento trotto: il regolamento delle primarie adottato dalle forze di centrodestra che parteciperanno ai gazebo fissati per il 17 febbraio (Forza Italia non partecipa al momento) prevede che entro il 19 gennaio si presentino i nomi dei candidati alla competizione. Ma se Bari è pronta, Foggia è in alto mare: nessuna riunione preliminare, “né di partito né di coalizione” lo sfogo di molti, il che fa presumere che il termine del 19 da queste parti non sarà rispettato. Non solo, “perché si rischia che se Landella, ove partecipasse, sarebbe avvantaggiato posto che è sindaco in carica mentre il nostro candidato avrebbe meno di un mese di campagna elettorale per farsi conoscere”.

“Siamo ancora in attesa della decisione di Forza Italia ma la Lega ha il dovere di muoversi nei prossimi giorni per decidere le proprie strategie, non si possono aspettare i tempi lunghi degli avversi altrimenti si fa il gioco degli avversari” dichiara a Foggiatoday il neonominato sub-commissario Vigiano. Che resta un nome papabile. “Sono a disposizione del partito” conferma ancora oggi su queste colonne. L’altro è certamente il neoentrato Luigi Miranda, presidente del consiglio comunale di Foggia, sponsorizzato da numerosi elementi di “Manifesto per Foggia”, molto amico di Caroppo e per il quale sarebbe già stata avviata una raccolta firme. Ma ciò che si contesta nel partito è la mancanza di dialogo, di comunicazione, di decisioni condivise: qualsivoglia scelta “calata dall’alto” o assunta al fotofinish rischia di essere una miccia per i già precari equilibri interni.

Lunedì Andrea Caroppo sarà a Foggia per un doppio appuntamento: prima con i consiglieri foggiani, poi con il resto degli amministratori. All’ordine del giorno, oltre al tema delle primarie, anche quello ancor più imminente delle elezioni provinciali (liste entro il 13 gennaio, qui il quadro della situazione): anche qui i troppi nomi per una sola poltrona (forse due) necessitano di una concertazione. C’è l’uscente Raimondo Ursitti, ci sono le velleità di Paolo La Torre, ma anche altri in pole dal territorio, come Andrea Agnelli, assessore a Carapelle, e Berardi di San Nicandro Garganico. Ce la farà il capoluogo a mantenere centralità?

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