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Landella si sfoga nella piazza di Salvini: "Non possiamo più tenere profughi e immigrati"

C'era anche il sindaco di Foggia sul palco di piazza Santa Croce a Firenze. Matte Salvini: "Riforma che dissangua i comuni, che toglie spazio a una democrazia, poteri,libertà e soldi alle regioni

C’era anche il sindaco di Foggia alla manifestazione  ‘Io voto no’ che si è svolta ieri pomeriggio nella Firenze del premier Renzi. In Piazza Santa Croce decine di sindaci d’Italia hanno abbracciato il “preavviso di sfratto al governo Renzi” lanciato da Matteo Salvini, alle cui spalle, sul palco, c’era anche Franco Landella.

Queste le parole del leader del Carroccio: “Noi volevamo una piazza aperta e abbiamo invitato tutti i sostenitori del no, anche i rappresentanti dei sindaci del movimento 5 stelle ci hanno detto che avevano altro da fare. E’ una riforma che dissangua i comuni, che toglie spazio a una democrazia, che toglie poteri,libertà e soldi alle regioni, anche a quelle amministrate bene”.

IL VIDEO-DISCORSO DI FRANCO LANDELLA

Questo il discorso di Landella: “Sono un sindaco del Sud, sono un sindaco di Forza Italia ma sono orgoglioso di essere qui con voi perché voi siete il popolo di centrodestra. E uniti noi possiamo vincere. Possiamo vincere, siamo stufi come sindaci di essere gli esattori di Renzi. Basta essere gli esattori, noi vogliamo essere protagonisti dei nostri cittadini. E allora, dobbiamo dire “no” all’arroganza di Renzi, dobbiamo dire no a chi pensa di illudere la gente. Sì, Renzi ha illuso la gente. Se gli immigrati sbarcano in Sicilia, poi a Foggia vengono a raccogliere i pomodori. E avere 1500 persone immigrati, accampati al Cara, più mille profughi in una baraccopoli vicino è una cosa indegna perché diventa un degrado sociale e questo degrado noi sindaci non lo possiamo più sopportare. Renzi portali sotto casa tua perché noi non li possiamo più tenere, non li possiamo più tenere. Questa non è accoglienza, queste sono le motivazioni oltre il referendum, perché il referendum sappiamo che lui l’ha fatto diventare un confronto politico, ha spostato il tiro, facendolo diventare una questione personale e politica. E allora noi dobbiamo accettare la sfida e dobbiamo mandare a casa Renzi e l’arroganza del centrosinistra. Viva l’unità del centrodestra.

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