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Appartamento Foggiano: i foggiani differenti incalzano Mongelli

Tanti i temi affrontati: Parco San Felice, Teatro Giordano, Gino Lisa, Tarsu, politica, Largo Civitella e il cartellone estivo. I foggiani differenti tentano di appropriarsi dell'assessorato vacante

Blitz dell’Appartamento foggiano a Palazzo di Città. Il gradevole incontro tra i foggiani differenti e il sindaco Gianni Mongelli ha riscontrato un notevole successo tra gli appassionati della rete e gli ammiratori dei tre inquilini.

Il primo argomento trattato ha riguardato l’apprezzabile manifestazione svoltasi presso il Parco San Felice, denominata “Sporchiamoci le mani” e organizzata da “quella parte della città che mi piace” ha dichiarato Mongelli. “Che non si ferma davanti ai problemi e decide di metterci e sporcarsi le mani” ha proseguito. Ma perché non ci vanno le istituzioni? Domanda lecita e pertinente. La risposta è stata altrettanto chiara: “colpa” degli operatori del verde che in maniera legittima protestano e incrociano le braccia per il mancato pagamento delle mensilità arretrate. Un problema che però è dovuto, afferma Mongelli, anche e soprattutto “alla cattiva abitudine di consumare bottiglie e lasciarle a terra”.

Ma i cittadini puliscono e aumenta la Tarsu? Come funziona? “E’ una cosa che un sindaco non vorrebbe mai fare. In quasi tutte le zone d’Italia l’imposta ha subito un aumento (a Foggia non avveniva dal 2000) e i costi del servizio sono aumentati". Basta questa risposta per giustificare l’aumento?

Zeman a Casillo, il centro alla destra e alla sinistra, la braciola ai torcinelli, paoluccio a faustino, Vieste a Peschici, Celle San Vito a Stornarella, la curva alla tribuna, la tessera del tifoso e “fosse la maronna” sia il Teatro Giordano che il Teatro Mediterraneo, sono le scelte del Mongelli cittadino.

Nemmeno il tempo di sorridere che i foggiani differenti sottopongono il sindaco a una diceria sul buio di Parco San Felice: oltre al furto di cavi di rame, le luci sarebbero state spente per coprire il degrado in cui versa l’area. Lapidaria la risposta: “Posso dire che è una str….?”.

E se per Mongelli fare il sindaco rappresenta una grande responsabilità, ma anche un grande onore, gli inquilini si chiedono se i filmati delle telecamere poste in piazzetta vengano realmente visionate. Sai com’è, motori che sfrecciano, provocazioni e risse sono all’ordine del giorno, ma nulla o quasi cambia.

I discorsi sulla ripresa economica e sociale del capoluogo dauno sono invece rimandati al triennio successivo “Se non mi cacciano prima” dice il sindaco.

C’è un assessorato vacante. L’appartamento foggiano lancia la sfida di una figura giovane e under 30. Mongelli la raccoglie e si dice disponibile a trattare. Sarà vero? FINE PRIMA PARTE!!!!

Le riprese riprendono con la questione di Largo Civitella. Mongelli spiazza tutti: “A me Largo Civitella piace”… Parte il coro “mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!!!!!”. E il sindaco fa un passo indietro: “Mi piace l’interno della piazza” e poi “in una città dove si parla solo di pallone, è importante che si discuta di altre cose”. Sicuro si parli soltanto di pallone?

A proposito di assessorati, Mongelli ricorda Rocco Laricchiuta e ammette di essere affascinato dalla simpatia di Raimondo Ursitti. La poltrona del più bello se la giocano Miranda (il più intelligente) e Piemontese. Si chiama Bruno invece il consigliere più “antipatico”. Ma chi, Longo? Poi ammette la difficoltà che avrebbe di andare a cena con Pepe e Agostinacchio. Tra Vendola e Luxuria nessuna differenza.

L’intervista scivola via e a sorpresa gli inquilini dicono di dover andare via alla prima del Teatro Giordano. Gianni non fa una piega: “Allora putite sta”. La gente si chiede il perché di questo ritardo, i tre inquilini differenti il perché si è cominciati a ristrutturarlo. E il primo cittadino? “Devo dire che è stato un appalto molto travagliato, ma sta storia adda funì”.
I ragazzi incalzano Mongelli e la buttano lì: “Il cartellone estivo è un pò scarno”. “Una scelta sulla quale si può discutere” sottolinea il sindaco. In tema di mobilità sostenibile, il garante di Palazzo di Città annuncia l’avvio del bike sharing a settembre.

Sul Gino Lisa, l’ex presidente degli imprenditori edili sostiene che “Allungare la pista e chiudere l’aeroporto sarebbe un controsenso”. Gli intervistatori a quel punto propongono di grattare un “Batti banco” e di accordarsi prima, in caso di vincita. Idea che non entusiasma il sindaco che si dichiara contrario a “questi meccanismi perversi”. Poi però comincia a trattare e avanza la clamorosa proposta: “Se vinciamo prende tutto il Comune”. I ragazzi ci stanno ma rilanciano: “Se vinciamo prendiamo l’assessorato”.

Nulla da fare, Mongelli saluta, ringrazia e promette di far visita ai tre foggiani differenti.


 

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