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Politica San Severo

Una telefonata minatoria, due pistole giocattolo e un'auto incendiata: i sospetti di Dino Marino

Il consigliere comunale del Partito Democratico di San Severo rivela i suoi sospetti a inquirenti e questore. Le tre pesanti intimidazioni legate alla sua attività politica?

Dino Marino torna a parlare del grave episodio avvenuto nella notte del 29 settembre in via Governolo a San Severo, quando ignoti hanno dato alle fiamme la sua autovettura. Lo fa con un post su Facebook in cui l’ex consigliere regionale del governo Vendola rivela di aver indicato i suoi sospetti agli inquirenti e al questore: “Volevano farmi tacere invece hanno distrutto la mia Smart, cosi come avete detto in una telefonata minatoria 'sono un figlio di puttana' e quindi non taccio”.

Video | Dino Marino: "Non mi sento protetto"

L'attività politica e i sospetti di Dino Marino

Tre gravissimi episodi nel giro di un mese (due pistole giocattolo trovate sotto l'auto e una telefonata minatoria prima dell’incendio dell’auto) forse per via dell’attività politica dell’attuale consigliere comunale del Partito Democratico, che negli ultimi mesi, spiega, “si é concentrata principalmente su due questioni: contro l'impianto di compostaggio da 65 tonnellate/anno da costruire presso la ex Safab; l'immigrazione, così come viene con qualche opacità gestita da Emiliano e poi ultimamente mi sono interessato della gestione di qualche Ipab”. Dino Marino aggiunge anche che a qualcuno potrebbe aver dato fastidio “persino come é andato il tesseramento del Pd, in vista dei congressi cittadino e provinciale”.

La strada per la rinasciata di San Severo

Il Dem sanseverese prova a gettare acqua sul fuoco, quando parla della Sua San Severo, “che fortunatamente non é solo attentati e violenza”, ma, “sta anche in tanta solidarietà che ho ricevuto, io non sono un eroe, sono un abitante di questa città che attraverso la politica vuole collaborare a renderla migliore e come tanti la vorrebbe aperta, inclusiva, capace di rimettersi in cammino”

Per Dino Marino “nella vita di tutti i giorni dobbiamo ricominciare a sentirci dentro una comunità, investendo ognuno di noi in legalità e dietro questa parola dovremmo rifondare tutte le altre, a partire dal lavoro, cominciando a declinare questa parola con la cultura, l'agricoltura e l'artigianato che sono la parte consistente della nostra identità, mettendola in sinergia con i beni immateriali dati oggi dalla società dell'informazione attraverso il web”

Conclude l’ex consigliere regionale: “É difficile lo so, ma é l'unica strada che abbiamo, questo lo dovrebbero capire tutti, bisogna uscire dalle vecchie declinazioni ideologiche e costruire assieme una nuova frontiera delle istituzioni, capaci di far intraprendere questa via del futuro alla nostra amata San Severo!”

La solidarietà di Miglio, il caso all'attenzione del COSP

“Piena solidarietà al Consigliere Comunale Dino Marino, destinatario di un gravissimo e vile gesto intimidatorio che non può passare sotto traccia. A Dino invio i sensi di più alta solidarietà non solo a titolo personale, ma da parte di tutta l’Amministrazione Comunale. Siamo vicini con tutto il nostro sostegno. Ho subito contattato il Prefetto di Foggia dr. Massimo Mariani per attenzionare quanto accaduto al consigliere comunale sanseverese. Il Prefetto ha condiviso la mia preoccupazione e, nella mia qualità di componente del COSP - Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica (quale presidente della Provincia di Foggia) ho chiesto che la vicenda fosse inserita tra gli argomenti da trattare nella prossima seduta del Comitato, eventualmente valutando le opportune misure da adottare a tutela della incolumità della vittima. Il Prefetto mi ha tranquillizzato e mi ha garantito che in breve partirà la convocazione del comitato a cui verrà chiamato per essere audito anche Dino Marino"

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