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Landella sì, Landella no: lo psicodramma della Lega che chiede due assessorati, ma poi fa dietrofront

Dopo settimane di richiesta di azzeramento, i salviniani avrebbero capitolato su due assessorati. Fariello smentisce. Partito in subbuglio

Accordo sì, accordo no. L'interrogativo dilania la Lega foggiana. E la spacca. Da un lato i “duri e puri” (Vigiano e Splendido) che una permanenza nella maggioranza Landella proprio no senza azzeramento; dall'altro i segretari del partito, cittadino e provinciale, Silvano Contini e Gianfranco Fariello, e il capogruppo Alfonso Fiore che, pare, si siano ammorbiditi.

Nell'incontro di questa mattina con il sindaco Franco Landella (l'ennesimo) i tre, infatti, avrebbero trovato il punto di caduta in due assessorati (uno dei quali potrebbe andare proprio a Fariello). E' questo il “dazio” che filtra da Palazzo di Città richiesto a Landella per decretare la fine delle ostilità e “tornare a casa”. Due assessorati, tanti quanti ne ha la seconda forza di maggioranza in consiglio comunale, ovvero l'ex Ncd di Franco Di Giuseppe. E, ovviamente, per chi ha sempre rivendicato un “ragionamento politico che andasse oltre le poltrone”, non è un atteggiamento proprio coerente. Fariello a Foggiatoday nega (“Mai chiesti due assessorati, noi non ragioniamo di poltrone”) ma la fonte è attendibile e racconta anche di un dietrofront a stretto giro di posta dei tre, sconfessati dai vertici del partito, oltre che di una giornata nera per i salviniani più “duri e puri”.

“Ma no, la nostra posizione è sempre la stessa e non si smuove dalla richiesta di azzeramento della giunta” smentisce Fariello, che però continua a ragionare con Landella “di come andare avanti, di come presentarci alla città, delle elezioni 2019”, non si capisce bene per quale motivo se il sindaco ha già chiuso con nettezza ad una ipotesi di azzeramento dell'esecutivo. “Siamo lavorando. Nel momento in cui avremo chiuso l'accordo politico, quello amministrativo sarà consequenziale. Siamo ancora in fase di definizione, ci sono riunioni in corso. Qualche ora di tempo e ci sarà un nostro comunicato ufficiale”. Che, in verità, era già giunto nei giorni scorsi, benedetto da Salvini e Caroppo, con tanto di chiusura totale a qualsiasi ipotesi che non fosse, appunto, l'azzeramento. Cos'era quello? La sensazione è che la Lega non si voglia rassegnare a star fuori. Che un accordo, probabilmente, sarà raggiunto. Comunque si tenterà fino all'ultimo. Comunicati, più o meno ufficiali, a parte.

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