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Statale 272 è minaccia per gli automobilisti: “Si aspetta il morto per intervenire?”

L’UdC provinciale dopo l’ennesimo incidente stradale: “Occorre intervenire subito. Senza tentennamenti”

L’ennesimo incidente stradale avvenuto questa mattina alle porte di San Giovanni Rotondo, in cui è rimasta coinvolta una pattuglia dei carabinieri, ancora una volta rimette al centro del dibattito politico la questione sicurezza sulle strade. Ad alzare la voce è l’Udc provinciale: “Ancora una tragedia sfiorata, mentre si aspetta un intervento dell'Anas per rendere sicuro quel tratto di strada, importante arteria stradale di collegamento tra San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, ma transito anche per collegare la piana del tavoliere al Gargano. Si aspetta il morto per intervenire? Se le nostre strade non sono macchiate di sangue, non c' è verso di suscitare l'attenzione degli organi competenti. Occorre intervenire subito. Senza tentennamenti.

Per l’Unione di Centro in provincia di Foggia ci sarebbe la possibilità di avviare un percorso che possa recuperare il progetto di messa in sicurezza della Sp 45 bis che collega San Giovanni Rotondo alla statale 89.

Spiega il partito dell’on. Angelo Cera: “L'incontro, con i tecnici e dirigenti dell'assessorato ai trasporti della Regione, presente anche il sindaco di San Giovanni Rotondo, ha portato alla definizione di un percorso, che consentirà di allocare la SP45bis, ex statale 273, in un contesto nazionale, riuscendo a portarla all’attenzione del tavolo Stato-Regioni e cercando di recuperare le risorse necessarie per il completamento della messa in sicurezza del tratto stradale, fondamentale arteria di collegamento per raggiungere San Giovanni Rotondo dal casello autostradale di Foggia. Con l’amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo si porterà avanti l’istanza nei confronti della Provincia di Foggia affinché possa dismettere le competenze sulla SP45bis e riportarla sotto la bandiera regionale, così da rendere possibile la discussione in ambito della conferenza Stato-Regioni. È un percorso non semplice, né veloce, ma se possiamo contare sulla collaborazione dell’ente provinciale possiamo accelerare i tempi e dare risposte concrete al problema della sistemazione del tratto stradale interessato”

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