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Incarichi a raffica sulle periferie, fa festa solo l’ex assessore. Mainiero: “A pensar male…”

Giuseppe Mainiero vuole vederci chiaro sull’assegnazione degli incarichi professionali da parte del Comune di Foggia all’ex assessore all’Urbanistica del governo Landella, in merito al bando sulle periferie

Dal “pienone di candidature alla selezione solitaria e all’affidamento diretto”. Giuseppe Mainiero non smette di fare pulci all’amministrazione comunale e porta agli onori della cronaca locale la questione degli incarichi di progettazione relativi al bando delle periferie. “Foggia ha i suoi tempi che sono ben lontani da quelli della trasparenza e del tutto avulsi da criteri di equità. I procedimenti non devono essere fatti solo in conformità delle leggi, debbono essere fatti bene, nell’esclusivo interesse dei foggiani. Noi, con questa amministrazione, continuiamo imperterriti a farci del male”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, evidenzia così “la raffica di consulenze che sono piovute nel vivo delle festività ferragostane”, spiegando “il sorprendente risultato”: “Il 9 agosto il Comune di Foggia ha recapitato degli inviti, per richiedere servizi professionali, incarichi di progettazione relativi al bando delle periferie. In tempi di “vacche magre” per professionisti e lavoratori in generale, ci si sarebbe aspettato il pienone di candidature. Invece si è presentato un solo concorrente per selezione, tra questi, l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Landella, che, dulcis in fundoqualche giorno dopo è stato anche nominato collaudatore per i lavori di ampliamento al cimitero. In questo caso si è passati dalla selezione solitaria ad un affidamento diretto, almeno abbiamo risparmiato sulle raccomandate”.

Il consigliere comunale d’opposizione si lascia andare ad alcune riflessioni: “Gli altri non vogliono lavorare o non ne hanno bisogno? Quelli che non sono stati invitati sono fessi? Il Comune di Foggia ha nella sua tecnostruttura tutte le professionalità utili per poter svolgere questo tipo di incarichi, cosa li paghiamo a fare? Le determine per le 6 selezioni emesse il 18 agosto prima testimoniano quanto affermato. Naturalmente il ribasso offerto dal solitario partecipante è fuori da ogni normale statistica; è minimo e non consente alcun concreto risparmio”.

Giuseppe Mainiero si chiede: “Quali sono stati i criteri di scelta delle terne di professionisti a cui inviare l'invito, di cui due, per caso, non si sono presentati? Perché solo tre persone? Chi lo ha deciso? Perché gli incarichi non sono affidati a gruppi di professionisti (compresi giovani) che possano adempiere con celerità e specializzazione, se proprio non vogliamo recare disturbo e fastidio al personale interno preposto? Come mai non si è data adeguata pubblicità presso gli ordini professionali e ai numerosi professionisti dell'imminente attuazione del programma? Un bando estremamente datato, perché ridursi in “zona cesarini” ad agosto? Per caso gli affidatari sono per la maggioranza professionisti che già hanno lavorato con codesta amministrazione o lo faranno con altri lavori? Il principio etico di rotazione e di massima distribuzione degli incarichi, rimarrà a Foggia l’eterno sconosciuto?”

Per l’esponente dei Fratelli d’Italia, però, “nessuna risposta potrà risarcire i tantissimi professionisti che in questa città non hanno mai lavorato con questo Ente e non lo faranno nemmeno in questo caso, consapevoli della iniquità della condotta della cosa pubblica da parte dei responsabili di queste originali procedure”.

Sul tema delle periferie Mainiero sottolinea il mancato coinvolgimento del Consiglio comunale “chiamato come sempre solo per ratificare, quanto già deciso nel solito salotto”. “Ancora una volta delega in bianco al dirigente, come del resto accade in ogni servizio vista l’assenza della politica incapace di dare qualsiasi indirizzo. Nell’unico caso in cui vi è stata una presentazione di più preventivi, immancabilmente si sono registrati ribassi risibili”.

Il consigliere di minoranza conclude: “A pensare male e mi rifiuto, uno potrebbe pensare che tutto fosse preordinato: tempi, ribassi, procedure e designazione. Ma tutto questo non è importante. Foggia per chi l’amministra sembra più una vacca che un insieme di esseri umani che meriterebbero una miglior qualità della vita. A pensar male…, son cattolico non me lo posso permettere”.

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