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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caporalato e immigrazione in Puglia: a Foggia è emergenza, i dati

L'impietosa fotografia del deputato Giuseppe Brescia, vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta su CIE e CARA, impegnato nel tour del M5S che ha toccato anche il Gran Ghetto e il Cara di Borgo Mezzanone

Immigrazione e caporalato in Puglia: a Bari e a Foggia le criticità maggiori. E’ questa l’impietosa fotografia del deputato Giuseppe Brescia, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su CIE e CARA in questi giorni impegnato nel tour del M5S che ha toccato anche il Gran Ghetto, nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, e il Cara di Borgo Mezzanone.

“Con l’arrivo dell’estate e la chiusura della rotta balcanica l’Italia si ritroverà a gestire un numero sempre maggiore di migranti in fuga dalle terre d’origine: sulla base dei dati ministeriali riferiti al periodo che va dal 1 gennaio al 4 aprile 2016, quest’anno si registra un incremento del 78% degli arrivi rispetto allo stesso periodo degli anni 2014 e 2015”.

Una situazione “preoccupante”, quella illustrata dal deputato pentastellato Giuseppe Brescia e dai consiglieri regionali Rosa Barone, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari, nel corso dell’incontro organizzato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle per fare il punto sulla questione dell’immigrazione in Puglia e sulle iniziative per contrastare il fenomeno del caporalato. Secondo i dati forniti da Brescia, su un totale di 111.689 presenze, la Puglia registra il 6%: sono 6285 i migranti ospitati sul territorio regionale, suddivisi tra i centri governativi - gli ex CARA - (2431), le strutture temporanee - i CAS - (2133) e gli SPRAR (1721).

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In riferimento ai soli centri governativi, e considerato che si tratta di dati in continuo aggiornamento, si calcola un esubero di 523 persone rispetto alla capienza totale fissata per le diverse strutture, e che vede le criticità maggiori a Bari (definto Hub regionale) con 419 presenze in più rispetto alle 744 consentite (per un totale di 1160) e a Foggia con 404 ospiti in più rispetto ai 636 previsti (per un totale di 1040). Segue Brindisi con 131 presenze (3 in più rispetto alla capienza consentita), mentre per il momento Taranto, individuato come Hot spot, ne ospita 100 a fronte di 400 posti disponibili.

Per quanto riguarda i Centri di accoglienza straordinaria (CAS) - che in Puglia sono 68 - sono 2133 i migranti presenti, mentre con il progetto SPRAR ne sono stati accolti 1721 in 54 dei Comuni coinvolti. “La storia dell'accoglienza in Italia - hanno commentato i pentastellati - ha dimostrato che i grandi centri sono modelli fallimentari che generano illegalità e non permettono di garantire un livello dignitoso dei servizi ai migranti. Pertanto il M5S sostiene l'accoglienza diffusa intesa come la distribuzione dei migranti su tutti i comuni in base alla popolazione e alla condizione economica del Comune stesso. Pensiamo ad un modello di accoglienza basato su un sistema solidale che coinvolga tutti gli enti locali”.

I consiglieri regionali Rosa Barone e Gianluca Bozzetti hanno inoltre riportato le impressioni dopo le visite effettuate nei centri di accoglienza del foggiano e del brindisino, denunciando “sovraffollamento, mancanza di beni di prima necessità e di controlli”. Da qui l’urgenza di mettere in campo iniziative e proposte da presentare nelle sedi istituzionali: “Il 15 aprile - ha annunciato la pentastellata Barone – si terrà presso l’Hotel Excelsior a Bari il "Forum sul Caporalato" per avviare una riflessione approfondita sulla questione e raccogliere contributi che confluiranno nell’elaborazione di una proposta di legge da presentare al Consiglio regionale”.

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