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Foggia contro la violenza sulle donne. Miranda: “Repressione insufficiente, lavoriamo in profondità”

La repressione non è sufficiente a modificare e prevenire comportamenti primitivi e ignoranti. Occorre lavorare in profondità, nelle scuole, nei posti di lavoro e soprattutto in famiglia, per creare modelli culturali rispettosi delle donne"

Il Consiglio comunale di Foggia ha celebrato oggi la giornata mondiale contro la violenza sulle donne con un dibattito a cui hanno preso parte diverse associazioni, la componente della Consulta Comunale per la Parità e le Pari Opportunità designata dalla Asl di Foggia Lina Appiano, l’assessore alle Pari Opportunità del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze Carmine Ricucci, l’assessore alla viabilità del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze Maria Antonietta Cicchiello. 

Ha esordito l’avv. Luigi Miranda: “Il bilancio delle vittime di femminicidio in Italia è un vero e proprio bollettino di guerra. Solo nei primi otto mesi del 2016 sono state uccise 76 donne. Dobbiamo tenere alta la guardia contro una piaga sociale di questo tipo. Dobbiamo farlo soprattutto noi maschi, perché la violenza sulle donne nasce spesso in ambito familiare ed è opera dei maschi, dei mariti, dei fidanzati, degli ex. E siamo noi maschi, quindi, che dobbiamo lavorare su noi stessi per capire e arginare l’origine della violenza, dell’odio contro le donne.

Il presidente del Consiglio Comunale di Foggia ha poi sottolineato: “Il prof. Gino Capozzi, illustre filosofo del diritto spiega la violenza sulle donne come il frutto dell’insofferenza del maschio di fronte alle pari opportunità e alla emancipazione delle donne. Fin quando  le donne hanno ricoperto il ruolo tranquillo e passivo di moglie e madre, di angelo del focolare, lasciando ogni decisione al compagno/padrone, ha evitato la violenza. Il maschio aveva il possesso della donna, della sua vita, del suo destino. Ma quando la donna si è svincolata dal possesso maschile, l’uomo ha reagito in maniera violenta, da uomo primitivo.  Gli uomini picchiano e uccidono le donne perché non fanno quello che vogliono loro: perché li lasciano o perché mostrano autonomia. Ma attenzione: non è un raptus, non è mai un raptus. La follia non c'entra: è una convinzione profonda, un'idea primitiva del possesso della donna. E molte donne sono convinte che sia inutile reagire perché  le cose stanno così, nessuno potrà  aiutarle”

Luigi Miranda sottolinea: “È molto recente una legge sulla violenza di genere. Un importante passo del legislatore che, però, non basta. La repressione non è sufficiente a modificare e prevenire comportamenti primitivi e ignoranti.  Occorre lavorare in profondità, nelle scuole, nei posti di lavoro e soprattutto in famiglia, per creare modelli culturali rispettosi delle donne. È un impegno che possiamo assumere tutti, nella quotidianità: fare in modo che le donne non abbiano paura. Non è difficile, basta volerlo. L’Aula del Consiglio Comunale di Foggia ospita un “Posto occupato”. Un posto tra i banchi dei consiglieri è simbolicamente riservato a tutte le donne vittime di violenza. Perché ciascuna di loro, prima che qualcuno decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a scuola, nel luogo di lavoro, nella società. Abbiamo riservato loro un posto nell’Aula Consiliare perché non si dimentichi, perché la loro assenza  non sia alibi per scordare la loro fine violenta”. Il Consiglio Comunale di Foggia ha infine approvato il piano di previsione comunale per il diritto allo studio per l’anno 2017.

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