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La Giornata della Memoria tra senso civico ed esempi virtuosi: “Coraggio e amore per Foggia gli strumenti del progresso culturale”

Il sindaco Franco Landella ricorda la grande manifestazione dello scorso anno, e loda gli imprenditori che hanno denunciato chi chiedeva loro il pizzo: "Sul fronte della legalità ciascuno deve fare la propria parte"

“La giornata di oggi non è un semplice appuntamento. Non è una ricorrenza che, quasi retoricamente, siamo chiamati a celebrare. È un momento di analisi, di riflessione, di approfondimento e di consapevolezza sul valore ed il senso della legalità. Ed è tanto più importante in una città come la nostra, in cui lo Stato sta combattendo una battaglia fondamentale, con risultati che sono sotto gli occhi tutti e per i quali desidero ringraziare il Prefetto Massimo Mariani, il Procuratore Ludovico Vaccaro, il Questore Mario Della Cioppa, i vertici delle Forze dell’Ordine e, naturalmente, tutti gli agenti, compresi quelli della Polizia Locale, che quotidianamente sono impegnati nelle nostre strade e nelle attività di indagine e prevenzione del crimine”. È il commento del sindaco di Foggia Franco Landella in occasione della Giornata della legalità e della memoria per le vittime delle mafie.

“Lo scorso anno, alla presenza di Don Luigi Ciotti, Foggia ha ospitato la manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dall’associazione Libera. Un evento magnifico, con le strade della città letteralmente invase dai ragazzi nel segno della legalità, a dimostrazione di quanta parte di responsabilità sia affidata alle giovani generazioni, a coloro i quali saranno i cittadini del domani. 
L’affermazione del principio di legalità serve a dare più sicurezza ai cittadini ma anche a creare condizioni migliori per lo sviluppo economico: solo in un territorio dove si rispettano le leggi gli imprenditori sono disposti ad investire, a creare posti di lavoro e ad alimentare i processi economici. E proprio in quest’ottica il senso civico non è un dettaglio irrilevante, ma parte essenziale e decisiva di una battaglia più ampia e vasta. Perché le piccole cose fanno la differenza, ed il silenzio può essere dolo.

In queste ultime settimane abbiamo potuto vedere esempi virtuosi, di cui dobbiamo essere orgogliosi e verso i quali dobbiamo continuare a dimostrare gratitudine. Mi riferisco a quegli imprenditori che, accogliendo l’appello lanciato dal Procuratore Vaccaro, hanno denunciato chi chiedeva loro il pizzo, chi voleva strangolarli con la vigliacca e parassitaria pratica del racket. Con la loro denuncia quei commercianti hanno dato il via alle indagini che hanno portato all’arresto di chi, con la prepotenza e la violenza, vorrebbe impedire a Foggia di crescere. 
 

Quel coraggio e quell’amore per Foggia sono un esempio. Sul fronte della legalità – con gli strumenti del progresso culturale, della prevenzione e della repressione – ciascuno deve fare la propria parte. L’Amministrazione comunale che ho l’onere e l’onore di guidare, ad esempio, ha investito risorse ed impegno per migliorare e potenziare i sistemi di videosorveglianza e per la prima volta ha inaugurato quella buona e virtuosa prassi che consiste nel costituirsi parte civile nei processi che hanno al centro reati di carattere mafioso o relativi al racket delle estorsioni. Lo abbiamo deciso perché siamo convinti che mafia e racket sporchino l’immagine di Foggia, che ne precludano la crescita, che siano una macchia che infanga l’intera nostra comunità. 
Quella di oggi, dunque, è l’occasione per riflettere, approfondire e trovare le ragioni per cui, oggi più mai, abbiamo il dovere di stringerci come comunità in questa meravigliosa battaglia. Una battaglia in cui le giovani generazioni sono semi di speranza e rappresentano le avanguardie più preziose di Foggia”.

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